Giocare (soprattutto di ruolo) al tempo del corona virus

Bentornati e bentrovati a tutti quanti, per quanto il momento lo possa concedere. Oggi non recensirò un gioco nello specifico, ma farò un discorso più ampio e, per farlo oggi, è necessario tenere in considerazione la situazione in cui ci troviamo tutti. Ben inteso, non ho intenzione di affrontare la parte più gravosa della questione, c’è una pletora di esperti in grado di farlo in maniera più competente del sottoscritto; nel mio piccolo posso però parlare di come l’attuale crisi ha influenzato il campo ludico ( e nello specifico il gioco di ruolo, argomento che tratto abitualmente in questa sede).

La quarantena in cui ci troviamo ha di certo un effetto deleterio sul gdr che è, per sua stessa natura, un passatempo sociale, almeno nella sua versione più classica, attorno a un tavolo. L’isolamento forzato rende impossibile giocare in questa maniera tranne a quei pochi fortunati che vivono sotto lo stesso tetto con altri giocatori (eventualità più probabile per i giochi da tavolo, ad onor del vero), ma oggi è possibile aggirare molti di questi inconvenienti grazie all’aiuto della tecnologia.

Il primo di questi aiuti arriva dalle case editrici del settore, infatti molte (SpaceOrange42, Onyx Path, Stratagemma, Dream Lord Games e Need Games, solo per citarne alcune) nei giorni scorsi si sono mosse nel campo della solidarietà digitale, ovvero hanno messo a disposizione gratuitamente o ad un prezzo simbolico molti (se non tutti) dei loro prodotti in formato elettronico. In questa maniera, pur non potendo uscire di casa, o non potendo ricevere consegne (visti gli ultimi sviluppi), è comunque possibile procurarsi il materiale necessario per giocare. È vero che alcune di queste offerte sono limitate nel tempo, ma al momento molto materiale è ancora rintracciabile sulla rete. Sono consapevole che può sembrare poca cosa, soprattutto osservando il contesto nel suo insieme, ma da giocatore mi ha fatto piacere che qualcuno abbia mostrato tanta considerazione e attenzione per lo stato d’animo della gente (o almeno per una piccola, specifica categoria).

Anche più importante in questo scenario è la possibilità di raggiungere gli altri tramite mezzo telematico, permettendo così di riunirsi con i propri amici a giocare almeno a livello virtuale. I mezzi per fare questo oggi sono innumerevoli, esistono per esempio programmi dedicati, come Fantasy Grounds, che sono in grado di supportare l’attività ludica integrando regole, il lancio di dadi, mappe e ovviamente la comunicazione fra le persone coinvolte (in tempi non sospetti ne avevo parlato qui).

Un altro mezzo di cui ho sentito parlare molto bene è Roll20.net, sito dov’è possibile organizzarsi per giocare a Dungeons & Dragon e simili, in maniera del tutto gratuita e con funzioni non dissimili da quelle a cui o accennato sopra.

Un’ultima alternativa è giocare impiegando una chat fra le tante disponibili. In questo caso i vantaggi consistono nella semplicità di utilizzo (basta uno smartphone, in linea di massima), ma di contro limita le risorse utilizzabili: le applicazioni più convenzionali non supportano nulla di quanto necessario per gioco di ruolo (condivisione mappe e tiri di dadi), anche se, alcune più specifiche, come ad esempio Discord, per merito di appositi bot rintracciabili online (come Accord o Dice Maiden) possono gestire il lancio dei dadi, risorsa indispensabile per giocare.

Ultimo argomento della giornata è la scelta del gioco in sè; questa dipende ovviamente dai gusti personali, ma anche molto dal supporto tecnologico utilizzato. Fantasy Grounds ha tutta una serie di espansioni per integrare vari regolamenti, Roll20 nasce per D&D, ma ritengo si possa utilizzare abbastanza facilmente anche per altri giochi con meccanica D20, mentre il discorso per le chat si fa un po’ più complesso. Queste ultime al massimo possono contare sull’uso dei dadi, che può risultare anche un po’ macchinoso alle volte (è necessario scrivere una linea di comando), e di conseguenza sono più indicate per giochi di impronta narrativa o addirittura dice-less (ovvero senza dadi). Io stesso in questi giorni sto usando Discord su cui ho cominciato quella che sperò diventerà una breve campagna di Dungeon World, anche con discreti risultati (che secondo me devono essere sempre la soddisfazione da parte dei giocatori e del narratore).

Prima di salutarvi, sperando che presto le cose vadano meglio, voglio lasciarvi un aforisma, che forse ho già condiviso con voi, ma in un momento come questo credo sia necessario ricordarlo, proprio per cercare di preservare lo stato del morale (soprattutto di noi giocatori, ma è vero per tutti): “non alzatevi mai dal tavolo da gioco, perché quando lo farete, scoprirete di essere diventati troppo, irrimediabilmente, vecchi” (F. Dostoevskij) .

Alla prossima.