Viaggi nella terra di mezzo, recensione

Viaggi nella terra di mezzo in compagnia di un bel gruppo di amici e dell’ APP

Qui il “TANTO” materiale contenuto dentro la scatola. Miniature, carte, cartoncino, counter e tanto altro…

Buongiorno e ben tornati sul blog della Torre Nera, oggi voglio recensire “Viaggi nella terra di mezzo” da 1 a 5 giocatori, durata media di 120 minuti a scenario per un totale di 12/14 scenari. (12 o 14 dipende da un “bivio” di trama che potete prendere o meno).

Il comparto dei BUONI prende personaggi dei libri e li mischia con personaggi inventati per il gioco. Oltre a tutto è presente un Bilbo giovane, che anacronisticamente incontra Aragorn, Gimli e Legolas????

Tutto inizia scegliendo il proprio personaggio fra Aragorn, Gimly, Legolas, Beravor ???, Elena ???, Bilbo ?????? e abbinandogli un ruolo tipo comandante, esploratore, tanker ecc… così costituite il vostro personale deck di carte che è il motore del gioco. Infatti durante la campagna migliorerete il vostro deck inserendo carte più forti, che utilizzerete per affrontare mostri, superare prove e altro.

I cattivi, dai classici goblin, a orchi, spettri dei tumuli, warg, orchi e goblin elite, troll, personaggi speciali ecc… guardate le loro facce smarrite, non riescono a capire come mai verso la fine della campagna prendano schiaffoni da tutte le parti 🙂

Non è mia intenzione entrare nel dettaglio del regolamento, che è bello corposo, ma che comunque dopo due partite viene appreso da tutti e ricorrete al manuale solo in sporadici casi particolari.

I materiali sono buoni, le carte hanno il testo un po piccolino, le miniature rendono bene e il tabellone componibile fa il suo lavoro. Fantasy Flyght è una garanzia per questa tipologia di prodotti e materiali.

Il gioco in breve:

Un troll di caverna!!!!!!!!

Formato il vostro party (e assicuratevi che siano amici simpatici perché 14 partite sono tante 🙂 )intraprendete un viaggio che vi porta a vivere delle avventure nella Terra di Mezzo collegate da una trama semplice ma non banale e completamente scollegate dalla storia dei libri. Potrete visitare posti celebri e incontrare personaggi che strizzano l’occhio a situazioni già viste, ma scordatevi di interagire con Gandalf o altri personaggi .

Superando i vari scenari acquisirete punti Sapienza e punti Esperienza. I primi vi servono per migliorare l’equipaggiamento e i secondi per migliorare il vostro deck. Molto bello e appassionante il sistema di crescita dei personaggi che partita dopo partita vi permette di evolvere e di avere un senso di potenziamento del vostro personaggio. Questo punto di forza però è anche la maggior debolezza, infatti se circa fino al 6°, 7° scenario le missioni erano parecchio difficili, sia come mostri che come tempistiche, ad un certo punto la minaccia svanisce sino a diventare MOLTO trascurabile. Considerate che negli ultimi quattro o cinque scenari, il mio gruppo riusciva a finire gli scenari con ampio anticipo sul termine di gioco e i poveri nemici che comparivano sul tavolo venivano eliminati in un round.

Questo grafico mostra la curva di difficoltà percepita dal mio gruppo… ebbene si ho fatto un grafico in excel per questa minchiata :p

Interessante la possibilità di giocare alcuni scenari sulla “mappa di viaggio” ovvero dovendo esplorare il mondo e cercare cose o persone, oppure giocare la “mappa tattica” una mappa a caselle che rendeil gioco un compromesso fra un dungeon crawler e uno strategico.


Aragonr, con scheda e alcune abilità. Poi potete aggiungere e togliere carte al deck, potenziare oggetti e guadagnare titoli (abilità ulteriori) portando a compimento “quest segrete”.

Il comparto high-tech, cioè l’APP indispensabile per giocare, fa il suo lavoro e lo fa bene. In 14 scenari abbiamo riscontrato solo un piccolo problema di testo non tradotto in italiano. I comandi sono semplici e funzionali, ci sono effettisonori e la grafica è chiara. Alcune missioni hanno molto testo da leggere e richiede un “buon lettore ufficiale”.

_Ehi Aragon in che scenario siamo? _ _Bo, mi sa che siamo al decimo! _ _Oh oh! Qui mi sà che prendo un rullo di botte!_ 😉

Concludendo, “Viaggi nella terra di Mezzo”, è un gran bel collaborativo puro, con APP, indispensabile per giocare. Lo consiglio sia a gruppi di “babbani” che di hard-gamer che hanno voglia di impegnarsi in una campagna lunga, divertente e con un sistema/meccaniche di gioco appagante. All’inizio è possibile scegliere il livello di difficoltà, io ho giocato la campagna a livello NORMALE, forse a livello DIFFICILE si può evitare il problema dell’estrema facilità degli ultimi scenari… anche se poi non vorrei che i primi, che sono già difficili, diventino difficilissimi.

Ciao, Fabio .

per i compagni di viaggio “IL MAI CADUTO”