Sono passati pochi giorni dall’ultimo E3. Insieme a molte novità e ad alcuni gloriosi ritorni, è arrivata, per me almeno, una consapevolezza: c’è, spesso e volentieri, un gravissimo problema per quanto riguarda le date d’uscite di molti videogiochi. Mi spiego meglio. Quante volte vediamo un qualche tipo di trailer di un qualche tipo di videogioco che sembra veramente figo, solo per poi rendersi conto che questo trailer, del suddetto gioco, non ci ha detto praticamente niente? Ne è un chiaro esempio l’ultima fatica di Kojima e della sua neonata casa di sviluppo, la Kojima Productions. Il trailer di Death Stranding ha mostrato alcune scene veramente evocative, con un dettaglio grafico pazzesco e una colonna sonora da urlo. La folla è letteralmente impazzita, nonostante questi due minuti scarsi di video non abbiano mostrato assolutamente niente che riguardi il gioco. Lo stesso Kojima ha ammesso che il gioco è ancora poco più di un embrione. Fondamentalmente, Death Stranding è solo un’idea, un pensiero. L’opera di Kojima potrebbe benissimo uscire tra un paio d’anni, forse anche di più, ma la gente è già in visibilio al solo pensiero. Kojima rischia di fare lo stesso errore che fece il team di The Last Guardian, lo stesso dietro a capolavori del calibro di Ico e Shadow of the Colossus. Una storia travagliata, la sua. Il gioco, inizialmente, doveva addirittura uscire sulla vecchia console di casa Sony. Venne persino pubblicato un trailer dove venivano mostrate alcune sequenze di gameplay. Poi, da allora, praticamente più nulla. Tra problemi e ritardi, il gioco si è trascinato stancamente fino ad oggi. Recentemente è stato annunciato che il gioco è a fine sviluppo, e dovrebbe uscire a breve. Ma, da quel lontano primo trailer, quanto sarà cambiato il gioco? Cosa ne sarà rimasto di quelle scene che mostravano un capolavoro, sia per quanto riguarda il comparto audio, sia per quanto riguarda quello grafico. The Last Guardian rischia di fare la fine dell’ultimo Duke Nukem Forever, uscito per Ps3 alcuni anni fa, nel lontano 2011. Anni di problemi, ritardi e sviluppi travagliati, e il gioco, il cui sviluppo ebbe inizio a partire dagli anni novanta, arrivò sugli scaffali già vecchio, con tutta una lunga serie di problemi (non tutti, bisogna ammetterlo, dovuti soltanto ai lunghi tempi di sviluppo). Un comparto grafico terribilmente datato, un comparto audio non eccellente, un gameplay ripetitivo e un machismo ormai fuori moda. Doveva essere il ritorno in grande stile del Duca, e invece fu il canto morente del cigno. The Last Guardian rischia di fare una fine simile. Le immagini del primo gameplay trailer per PlayStation 3 mostravano una grafica con dettaglio quasi impossibile per l’epoca, ma adesso? Con l’avvento delle console di nuova generazione, il team di sviluppo sarà riuscito a restare al passo con i tempi?
Discorso molto simile lo possiamo fare con il lungo atteso Kingdom Hearts 3. Il primo trailer, che conteneva numerose scene di gameplay, uscì nel lontano 2013. Come per The Last Guardian o Duke Nukem Forever, da allora, praticamente più notizie. Tetsuya Nomura, a capo del progetto, ha detto che, per avere notizie più concreto sul videogioco, dovremo aspettare Novembre. Ciò significa che, se tutto va bene, il gioco uscirà nella prima metà del 2017. Anche in questo caso, perché mostrare immagini e trailer, se sai benissimo che non riuscirai a far uscire il gioco entro un paio d’anni? I trailer non dovrebbero avere come obiettivo ultimo quello di creare hype intorno a un titolo ancora all’inizio della sua fase di sviluppo. Troppa attesa, alle volte, può stancare. Diciamoci la verità, quanti ancora aspettano con ansia l’uscita di Kingdom Hearts 3? Dall’uscita delle prime immagini ne è passata fin troppa, di acqua sotto i ponti. Stesso discorso vale per The Last Guardian. E potrei portare avanti ancora numerosi esempi di quanto sia dannoso cercare di creare fin troppo hype intorno a un titolo che non si sa ancora quando sarà pronto per l’uscita sugli scaffali. Basti pensare a No Man’s Sky, titolo le cui prime immagini vennero mostrate all’E3 2014, e che (si spera) dovrebbe uscire entro la fine di quest’anno.
Per tornare al discorso iniziale, trailer e annunci vari andrebbero fatti con molto, molto più criterio. Sparare date di release a caso, giusto per creare più hype intorno a un titolo e magari aumentare il numero di pre-order, spesso e volentieri è contro producente e rischia di compromettere in modo grave le aspettative intorno a un videogioco.