Bentornati e bentrovati a tutti quanti, con la comunicazione “speciale” di oggi ho il piacere di annunciare l’inizio di quella che ci si augura sarà una lunga e fruttuosa cooperazione tra l’associazione ludico-culturale Torre Nera e la casa editrice Need Games!, che ha il merito di aver localizzato per il pubblico italiano titoli del calibro di 7th Sea, Warhammer e La Leggenda dei Cinque Anelli, tanto per citarne alcuni.
Nella fattispecie il primo progetto (i cui dettagli per il momento sono da definire) riguarda proprio quest’ultimo gioco, uscito in Italia in occasione di Lucca Comics & Games 2019.
Per chi non lo conoscesse, per quelli che si sono persi le mie precedenti trattazioni (e perché “repetita iuvant”), la Leggenda dei Cinque Anelli è un gioco di ruolo ambientato in uno pseudo Giappone feudale-fantasy. Il teatro delle vicende è il Rokugan, noto anche come Impero di Smeraldo, una terra divisa tra sette grandi clan, riuniti sotto il comando dell’Imperatore. Teoricamente alleati fra di loro, o almeno uniti nella loro devozione al trono, in realtà i clan hanno rapporti burrascosi, che spesso sfociano in aperta ostilità (il periodo in questione non per niente è chiamato “l’epoca della guerra dei clan”). Si deve poi aggiungere alle tensioni interne tutta una serie di minacce esterne, tra le quali la più terribile è costituita dalle Terre dell’Ombra, governate da Fu-Leng, il kami dimenticato, pieno di risentimento e che desidera solamente soggiogare e distruggere l’impero creato dai fratelli. Un’ambientazione così articolata ovviamente permette d’impostare le avventure su una moltitudine di tematiche, si spazia dal genere d’azione fino all’intrigo di corte passando per campagne militari o l’horror, si può partire da “piccole” vicende di natura locale per arrivare a epopee epiche. Ovviamente il tutto è fortemente permeato di atmosfera nipponica, ricca di richiami ai valori del bushido (i personaggi devono appartenere tutti alla casta nobile, o quasi).
Il gioco supporta uno stile narrativo, moderno, e si avvantaggia molto dell’uso dei dadi speciali, che permettono, oltre la determinazione dell’esito delle azioni, l’apparire di opportunità da cogliere per i giocatori (situazioni in cui questi possono prendere un limitato controllo della narrazione) o l’insorgere di emozioni nei personaggi, come ira, gioia, frustrazione o paura, con effetti meccanici che potrebbero spingerli a “perdere la faccia” (evento gravissimo nell’estremamente formale cultura rokugana).
Ovviamente l’ottica è quella, in un futuro prossimo, di espandere e ampliare queste attività con la Need Games!, sia per quel che riguarda i titoli coinvolti, sia per il tipo di iniziative portate avanti (tornei, sessioni dimostrative, ecc.).
Concludo con un doveroso ringraziamento a nome dell’associazione nei confronti della casa editrice, che ci ha generosamente donato il Bushido Bundle, comprendente il manuale di gioco, il kit del master e i dadi necessari per giocare.
Alla prossima (spero presto con buone nuove a riguardo).