Giochiamo a… La Creatura

Ciao a tutti e bentornati sulle pagine di questo blog, oggi prosegue la mia rubrica di esperienza di gioco dove cerco di portare in luce giochi particolari, che mi hanno colpito in qualche modo dopo averli provati. Se conoscete già le mie “recensioni” avrete notato che ho una predilezione per i giochi da fare in solitario, e anche oggi vi presento un titolo di questo genere: La Creatura.

Di cosa parla precisamente? Semplice, si tratta di scrivere un diario, della durata di 28 giorni dove racconterete il vostro rapporto morboso con una creatura mostruosa che avete trovato in qualche modo. O forse è stata proprio lei a trovare voi? È facile intuire che il tema è consigliato a un pubblico maturo.

Il gioco si presenta come un mazzo di carte di grande formato e illustrato molto bene, come soggetti e come tema, oltre a un libretto delle regole di appena 2 facciate.

La particolarità di la Creatura è che si svolge realmente su 28 giorni di gioco e vi dovrete ritagliare quotidianamente una quindicina di minuti per scrivere una nuova pagina del diario. Un metodo particolare e curioso per portare avanti questa esperienza.

Il primo giorno dovremo fare il setup:

  • Creare la creatura rispondendo a una serie di domande, che odore emana?, è una lei, un lui, o un loro? Cosa ti attrae della creatura? E così via, registrando tutte le informazioni nel Creaturarium, a tutti gli effetti la scheda del nostro “compagno” in questa esperienza.
  • Togliere dal mazzo la carta dell’epilogo e mescolare il resto.
  • Preparare il nostro diario.

Nei giorni dal 2 al 27 dovremo semplicemente pescare una carta e scrivere come reagiamo alla richiesta/situazione che ci viene presentato. Al giorno 28, gireremo quella dell’epilogo decidendo il fato della creatura.

Tutto qua, il gioco si sviluppa come un esercizio di scrittura quotidiano, ma molto focalizzato sulla tematica del sesso e dalla dipendenza da questo strano essere che ci siamo ritrovati a gestire. Le carte pongono sempre domande e richieste mirate come:

  • Qualcuno si è introdotto nel luogo dove tieni la creatura, cosa gli è successo?
  • Quali segni lascia sul tuo corpo fare sesso con la creatura? Come li nascondi?

E via così, spingendo anche con domande più “forti” e mirate direttamente sul tipo e particolarità dell’amplesso consumato con il nostro mostruoso compagno.

Il gioco si prende una parte per spiegare su come giocare in tranquillità, ovvero evitare domande che ritenete troppo disagiate e su come gestire e interpretare le carte. Un regola fondamentale è anche quella di tenere il diario nascosto e di non farlo leggere a nessuno, anzi alla fine di tutto potreste anche distruggerlo. Tutto molto in tono e adatto al tipo di esperienza che comunque sarà qualcosa di intimo e personale.

In conclusione, la Creatura è un gioco davvero particolare, più un’esperienza di scrittura che mixa sapientemente il tenere un diario e il parlare di situazioni particolari. Un gioco da approcciare con uno spirito curioso e perché no, anche malizioso, per vedere fin dove siete disposti a spingervi rispondendo alle domande.

L’unico difetto che mi sento di portate in luce è la natura stessa del gioco, che personalmente vedo esaurirsi dopo una singola partita, visto anche che il mazzo di carte copre poco più di 28 giorni e che quindi esplorerete quasi tutte le domande/richieste della creatura. Si tratta comunque di un impegno della durata di 28 giorni per cui ritengo la spesa ampiamente giustificata in rapporto costo/durata.

Se ti ho incuriosito con questa recensione puoi trovare il gioco qua:

La Creatura