“Enter the Dungeon”

Eccoci nuovamente al mio articolo dedicato ai gdr, e questa settimana non ho intenzione di presentarvi una recensione, ma una “guida” (spero di non apparire saccente usando un termine del genere) su come avvicinarsi al gioco di ruolo. Per essere più precisi vi farò comunque qualche titolo, quindi può valer la pena leggerlo anche solo per conoscerne qualcuno poco noto

Ho iniziato ad interessarmi al gioco nella prima metà degli anni ’90, e all’epoca c’era molta poca scelta per chi voleva comiciare, tra la scarsa offerta dell’epoca e la ancora più scarsa diffusione -grande fu il giubilo dungeons-dragons-scatola-rossaall’apertura dell’Avalon nella mia città (per i più giovani Avalon era una catena di negozi specializzata nel settore, ed un vero paese dei balocchi per gli appassionati)- e come tanti, quasi tutti quelli della mia età la scelta come primo gioco cadde su Dungeons & Dragons, la scatola rossa, quella vecchia. Molti dei titoli dell’epoca costavano all’incirca 30000 Lire, almeno mediamente, e fornivano tutto il necessario per giocare o quasi. Oggi il prezzo medio dei giochi di ruolo è aumentato grandemente (per cominciare a giocare a D&D sono necessari 3 manuali da oltre 30 € l’uno, per esempio) e questo ne danneggia non poco la diffusione, almeno tra i principianti. D’altrocanto una persona che si avvicina a questo hobby non è portata a spendere 50 € per qualcosa che ancora non sa bene cos’è, o può sentirsi intimorita da volumi di 300-400 pagine (due caratteristiche non rare tra i prodotti attualmente in commercio, anche se nel mercato italiano ci sono delle inversioni di tendenza).

Proprio per ovviare questo problema è mia intenzione parlare di una serie di giochi che siano in grado, grazie ad una combinazione di semplicità ed economicità, di fare da “primo passo in un mondo più vasto” (scusate la citazione, è stato più forte di me).

L’elemento più importante nella scelta del titolo per cominciare a giocare è la fruibilità dello stesso, sia in termini economici che in termini di difficoltà.  Elementi del genere possono facilmente spingere a lasciar perdere se non si è più che convinti.

Il primo di cui vi andrò a parlare è120987 Adventurers! di Umberto Pignatelli ed Andy Slack, edito dalla GRAmel, e disponibile anche in italiano su www.drivethrurpg.com. Si tratta di un semplice gdr che usa un sistema di abilità semplice ma efficiente (le abilità, se conosciute, possono essere a livello base o avanzato, e in funzione di questo danno bonus diversi). La meccanica è semplicissima, si lanciano 2d6 + una delle tre caratteristiche  (forza, agilità o mente) + più eventuali modifiche date dal contesto o dalle già nominate abilità, ma nonostante questa sua immediatezza riesce ad avere un gran numero di sfumature ed una certa profondità di gioco. Il tutto in un totale di cinque pagine, con guida del master, bestiario e copertina (a lato) compresa. Sono necessari solo i due dadi per cominciare a giocare. Come ultimo  dettaglio, non trascurabile, è il prezzo, attualmente 1,28 $ (1,16 € al cambio di oggi), forse non poco in proporzione alle pagine, ma irrisorio considerando il valore assoluto. L’unico difetto che gli si può riscontrare è l’assenza di quelle parti introduttive (il classico paragrafo “cos’è il gioco di ruolo”, accuratamente scansato dai giocatori più scafati, ma che possono essere di grande aiuto per i novellini). Inoltre non è dotato di una vera e propria ambientazione, ma esistono numerose espansioni (queste disponibili solo in inglese), anch’esse composte da una sola pagina, o al massimo due, che coprono i genere più disparati dal fantasy arturiano a quello “dungeon crawling”, al post-apocalittico ai pirati, ed altre ancora. A mio parere è un prodotto molto ben fatto che mi ha lasciato sorpreso, vista la grande qualità in uno spazio così ristretto, indicato sia per imparare i rudimenti di questo hobby, ma in grado di dare soddisfazioni anche a giocatori più esperti.

Simile per semplicità, ma con un approccio decisamente diverso è PACS (Pocket Adventures Card System), di Benjamin Kanelos,

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è il retro di una carta,il gioco non ha una copertina vera e propria

disponibile solo in lingua inglese sul sito www.drivethrucards.com, e la sua più grande peculiarità risiede nel fatto che tutto, dalle regole alle schede dei personaggi passando per i tesori e per gli antri dei mostri, sono realizzati su delle carte (72 per la precisione), usate ovviamente non solo come supporto fisico, ma per implementare alcune dinamiche, come ad esemio gli stati delle creature o degli eroi. Le meccaniche sono ancora più semplici, infatti i PG sono definiti da sei statistiche, tre delle quali usate anche in combattimento, e due abilità speciali, tutte scritte sulla carta di riferimento della classe. La risoluzione dei test è altrettanto immediata, si tratta di lanciare 3 monete (che costituiscono l’elemento randomizzante del gioco) a cui si somma la statistica interessata, e se il risultato e pari o superiore ad una difficoltà scelta dal master si riesce. L’ambientazione è anche qui un fantasy generico, viene lasciata completamente al narratore, ma i piccoli ausili presenti sono comunque utili. PACS ha il pregio di essere più “familiare” per le persone normali, presentandosi come un semplice mazzo di carte e usando monete al posto dei dadi (secondo l’autore dovrebbe essere addirittura giocabile in pub, ma per la mia esperienza personale questo è davvero impossibile, almeno per quelli che conosco io). I difetti possono essere la scarsa longevità, il gioco non ha una miriade di varianti,(le espansioni però possono aiutare), la disponibilità solo in lingua inglese e il fatto che potrebbe favorire uno stile di gioco semplice, lineare, gli appassionati lo definirebbero “EUMATE” (Entra Uccidi Mostro Arraffa Tesoro Esci), da alcuni apprezzato, ma evitato da tanti altri. Per concludere specifico il prezzo, contenuto, di 2,99 $ per il base e una delle espansioni e 0,99 $ per le altre, a cui vanno però aggiunti costi di stampa, vista la necessità di avere fisicamente sottomano le carte.

Procedo ora con un piccolo pezzo del passato ludico italiano, risalente alla seconda meta degli anni ’90, che credo sia passatto immeritatamente inosservato ai più : la collana “I giochi del 2000“, curata da Andrea Angiolino. Si tratta di una serie di piccoli fascicoli in formato A6 di circa 30 pagine che costavano 2000 Lire divisi in varie sottocollane, tra le quali spicca in questo contesto Duemilaruoli, composta appunto da giochi ruolo di vario genere, dalla fantascienza kalevalaanni ’50 al fantasy di stampo finnico. Ho tenuto a ricordare questa collana perchè nonostante attualmente tutti i titoli siano fuori produzione alcuni di essi (Mediterraneo di Adrea Angiolino -mitologia greca-, Kalevala di Luigi Castellani -fantasy finnico-, Röle di Cosimo Lorenzo Pancini -fantascienza umoristica- e Sol Levante di Eugenio M. Lauro -giappone medievale fantastico-) sono tornati disponibili grazie alla disponibilita degli autori e al lavoro del sito Librogame’s Land che li ha resi scaricabili previa registrazione. Non sto a scendere nei dettagli, anche perchè le meccaniche variano da titolo a titolo, ma nel contesto di questo articolo sono rilevanti, perchè tutto il manuale richiede meno di un’ora per essere letto (per un giocatore esperto ne basta meno di un quarto), e bastano pochi minuti per spiegare il gioco. Considerando questo, la discreta scelta di ambientazioni e la possibilità di poterne fruire gratuitamente, sembrano creati apposta per iniziare i nuovi giocatori.

Come menzione speciale vi faccio presente anche Levity, di Roberto levity30-coverGrassi, a metà fra il gioco di ruolo e quello di narrazione. Dotato di una estrema flessibilità, anche se forse meno adatto a giocatori smaliziati, a meno che questi non siano in cerca di un gioco che favorisce grandemente la narrazione a scapito della meccanica (i lettori dei miei passati articoli sanno che non appartengo a questa categoria). La seconda edizione è disponibile gratuitamente dalla sezione download del sito di levity. Inoltre nella stessa pagina è presente il link per acquistare il pdf della terza edizione su lulu.

Con questo si conclude questa mia carrellata sui gioco di ruolo introduttivi. Spero che qualcuno possa avvicinarsi, o trovare l’ispirazione per introdurre qualcuno dei suoi amici al nostro hobby, sempre troppo poco praticato. Alla  prossima.

2 commenti su ““Enter the Dungeon””

  1. Grazie per la recensione!
    A proposito di Adventurers, se mi permetti, vorrei aggiungere due cose:
    1)Tutti i setting sono cosi` strutturati: due pagine di ambientazione + avventura di 2 pagine + 27 carte mostro + 6 Pregens
    2)Nell’autunno uscira` il Kickstarter per la seconda edizione!

    Grazie ancora
    Umberto

  2. Grazie per le precisazioni e per la data del kickstarter, non lo avevo menzionato perchè non ero riuscito a scoprire quando sarebbe partito. È bello avere un feedback simile da parte degli autori.

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