Dice Forge, giocato e recensito per voi…

Ciao a tutti e ben tornati sulle pagine del blog della Torre Nera. Questa settimana, l’appuntamento è con le mie recensioni di boardgame. Oggi vorrei parlarvi di un gioco che mi ha sorpreso positivamente sotto diversi punti di vista. Stò parlando di “Dice Forge” (NdN: è si certo è il titolo della recensione 🙂 ) titolo con meccaniche di gestione risorse, scelte multiple e pianificazione. Durata 45 minuti, per 2-4 giocatori.

Curatissimi i materiali. La scheda è traforata in modo che i cubetti di plastica trasparente siano inseribili negli appositi slot. Troviamo il ritratto del proprio eroe e lo spazio per posizionare i dadi.

 

Dice Forge, il tabellone si unisce alla scatola per creare il setup di gioco. Molto curato e di sicuro impatto visivo

Iniziamo dall’ambientazione, che vede i giocatori nei panni di 4 eroi che devono avventurarsi in una sorta di eden popolato da creature e personaggi per guadagnare favori, punti e diventare semi dei. L’ambientazione è piuttosto ininfluente e risulta comunque gradevole ai fini del gioco.

Il fulcro del gioco i due dadoni!!! Vi sembrano uguali? NOOO, uno è beige chiaro e uno beige scuro… e questo ha la sua importanza nel setup del gioco.

 

Il fulcro del gioco è presto spiegato. Ogni giocatore, ogni turno tira i suoi dadoni, a seguito del risultato mostrato sui dadi guadagna risorse che nella fase seguente spenderà per comprare bonus, abilità e facce del dado migliori.  Si perchè il gioco presenta 8 dadoni (due per giocatore ) di plastica con le facce “staccabili”. Questo permette ai giocatori di partire con due dadoni, uguali per tutti, ma nel corso della partita si possono rimuovere le facce e applicarne di diverse, in modo da poter approntare la propria strategia.

Ogni turno, a seguito del tiro dei dadi, dopo aver “registrato” nell’apposita scheda le risorse ottenute il giocatore attivo protrà scegliere quale “creatura” visitare per ottenere poteri istantanei, duraturi per tutta la partita o acquisire una nuova faccia di dado. All’interno della scatola base sono presenti diverse carte rappresentanti le azioni possibili da svolgere e questo assicura un notevole rigiocabilità al titolo. L’interazione fra i giocatori è bassa, limitandosi a “infastidirsi” con il piazzamento del proprio meeple o sottraendo le azioni più appetibili. Giocando con alcune carte opzionali l’interazione aumenta leggermente in quanto ci sono azioni che permettono di piazzare “facce di dado” sui dadi degli altri giocatori.

Dice Forge scorre veloce al tavolo, il turno di un giocatore dura alcuni minuti e comunque tutti sono coinvolti e attivi in quanto devono tirare i propri dadi e “registrare” le risorse ottenute. Una partita dura circa 45 minuti e appena finita, lascia la voglia di riprovarlo subito.

Queste sono due fra le diverse azioni disponibili

La componentistica e la grafica si attestano su livelli alti, con la scastola che diventa parte integrante del tabellone, i “dadoni” belli pesanti, con le facce facilmente rimovibili e una grafica “fumettosa” e azzeccata. Ciliegina sulla torta? Il prezzo del gioco che oscilla dai 35 ai 39€. Per un gioco simile mi sare aspettato almeno un prezzo di 45-49€ invece sono stato positivamente sorpreso.

Devo, VOGLIO trovare un difetto? A ogni giocatore vengono dati due dadoni, e per distinguerli l’uno dall’altro dovrebbero essere uno  “beige chiaro” e uno “beige scuro”. La differenza cromatica è minima tanto è vero che la prima volta che ho preso i dadi in mano, ho pensato di avere acquistato una scatola fallata, in quanto tutti gli otto dadi mi sembravano uguali.  Cosa altro non mi convince del gioco? Mi rendo conto che è un problema mio e del mio gruppo di giocatori ma il numero di 2-4 è fortemente limitante e spesso non lo riesco a “intavolare” perchè siamo 5 o più. Spero in una futura espansione per poterlo giocare almeno in 5.

Dice Forge, nella mia scala di gradimento personale, è PIENAMENTE PROMOSSO, è proponibile sia a babbani che a giocatori più impegnati e presenta meccaniche divertenti e nuove. Il prezzo interessante gli conferisce il titolo di “MUST HAVE”