Dead of Winter

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il nutrito gruppo si sopravvissuti

In Italia sta per arrivare un orda di zombie… e anche tanto freddo. No, non mi sono fuso il cervello, sto solamente annunciando l’uscita del gioco Dead of Winter. Cosa c’è di peggio di una apocalisse zombie? Naturalmente un apocalisse zombie con condizioni climatiche avverse, tipo neve alta mezzo metro e temperature da -20°. Grazie alla Raven, casa tutta romagnola, Dead of Winter verrà tradotto e localizzato in italiano. La mia recensione si basa sulla versione in lingua inglese, che a parte i testi sarà uguale in tutto e per tutto a quella italiana. Il gioco è dipendente da lingua (ci sono diverse righe di testo da leggere in molte carte) e l’annuncio di una versione in italiano è stata caldamente accolta da molti. Ho avuto la possibilità di vedere la versione in italiano al PLAY2015. La traduzionie mi è sembrata “veramente fatta bene” (NdN. Citando un nostro socio) le carte CrossRoad che ho letto non presentavo errori, ne refusi ne tanto meno termini tradotti impropriamente. Immagino che nella moltitudine di testo qualche errore possa essere sfuggito, ma il lavoro eseguito sembra ampiamente più che sufficente. Dopo questa premessa entro nel vivo (forse è meglio dire nel morto-vivente) del gioco. Numero di giocatori ammessi al tavolo da 2 a 5, duranta di 90-120 minuti. Difficoltà del gioco media. Non adatto ai “babbani” ma sicuramente un titolo che si padroneggia bene.

TEMA e AMBIENTAZIONE (8/10):

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Il cane, il beone e Babbo Natale

Inizio con una breve premessa. Sono un fan di tutto ciò che è zombie. Ho visto la maggior parte dei film in circolazione, seguo serie tv, fumetti e video game che abbiano nei contenuti zombie o morti viventi. Credo fortemente nell’ l’affermazione “gli zombie e il bacon migliorano tutto”. Ok detto questo, vi illustro l’ambientazione. In una sperduta cittadina del nord dell’America, oltre a essere tartassati da un freddo mortale, arriva (non si sà come) la piaga degli zombie. I cittadini dovranno cercare di sopravvivere e portare a compimento una missione, dettata dallo scenario scelto. Le missioni possono essere le più disparate, tipo: sopravvivi per tot turni e aspetta i soccorsi, oppure devi uccidere tot zombie al fine di esaminarli e trovare una cura alla piaga. Oltre a gli zombie e il freddo troviamo però, il traditore ovvero uno (o più individui) che avranno come unico interesse la propria sopravvivenza e dovranno seguire una missione personale (tipo scappa con delle scorte di cibo o ammaza gli altri giocatori). Aggiungiamo le carte CrossRoad, che portano in modo importante l’ambientazione all’interno del gioco. Queste carte con (tanto) testo obbligano i giocatori a fare scelte che possono alterare gli equilibri del gioco. Può capitare che se un giocatore controlla la pilota d aerei, gli sia chiesto se la vuole mandare in cerca di soccorsi con il suo aereo personale, oppure può capitare che se il camionista ubriacone è in gioco, sia colto da infarto e che necessiti dell’aiuto degli altri giocatori per essere salvato. Come avete capito di carne (morta) al fuoco ce ne è molta. Il tema zombie+freddo+traditore bene si adatta alle meccaniche e l’ambientazione rendende il tutto coerente. Risultato, un bel 8/10.

GRAFICA (7/10)e MATERIALI (6/10):

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un immagine della plancia di gioco

Il gioco ha una grafica con approccio realistico, con zombie, carte, luoghi e sopravvissuti disegnati con tratto americano. Alcuni disegni (e più in generale tutto il gioco) possiedono un “umorismo nero” come il sopravvissuto vestito da Babbo Natale, veramente antipatico, che se muore risolleva il morale della città o il cane stuntman (penso si possa dire stuntdog in questo caso:)) che può usare mitragliatrici o quant’altro. In sostanza la grafica è ben fatta, funzionale e chiara. I materiali sono nella media. Abbiamo tantissimi stand-up (i sostegni in plastica) al cui interno vanno inserite le sagome raffiguranti i personaggi e gli zombie. Sono presenti tanti D6, un dado speciale, la plancia principale della colonia, le plancie secondarie per i luoghi esplorabili e tante carte. Chiedere le miniature invece delle sagome di cartoncino, avrebbe comportanto sicuramente un aumento del costo non indifferente. Dunque anche in questo caso materiali buoni, che fanno il loro dovero, ma che non mi lasciano particolarmente impressionato.

MANUALE e MECCANICHE DI GIOCO (7/10):

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la pilota… una carta Crossroad permette alla pilota di andare a cercare aiuto con il suo aereo.

Ovviamente il manuale che ho visionato è quello in inglese. Le regole sono ben illustrate e troviamo diversi esempi per i „casi particolari”. Parlare del regolamento, con intenzioni di svolgere un lavoro completo è pura utopia, e ve lo riassumo per sommi capi. All’inizio del gioco si sceglie uno scenario fra quelli disponibili che sono divisi per difficoltà e durata della partita, poi ogni giocatore sceglie a caso due sopravvissuti (che rappresentano lo stereotipo dei personaggi visti nei film di zombie. Abbiamo il pompiere aitante, il camionista beone, la bella mestra di scuola, la vecchietta, la poliziotta, il ninja??? e tanti altri) e riceve una dado azione per ogni sopravvissuto in suo possesso +1 di base. Durante il gioco è possibile eseguire delle azioni, alcune richedono il tiro di un dado (D6) e il superamento di una determinata soglia altre invece sono eseguibili semplicemente dichiarandole. Le azioni che richiedono il tiro di dado sono combattere e cercare oggetti. Spostarsi fra le locazioni, barricare i luoghi, pulire la colonia (si avete capito bene pulire la colonia), donare cibo e altre azioni invece richiedo l’uso dell’azione ma non il tiro di dado. Ogni turno si gira una carta crisi, che deve essere risolta pena la perdita di morale della colonia (o anche peggio). Le carte crisi generalmente chiedono ai sopravvissuti di adempiere a degli incarichi, tipo portare taniche di benzina alla colonia o cibo, medicine e utiensili. I sopravvissuti possono viaggiare fra le locazioni disponibili, troviamo la colonia (che è il rifugio dei sopravvissuti), la stazione di polizia, il market, la scuola, il distributore di carburante, l‘ ospedale e la libreria. Viaggiare comporta uscire all’aperto e esporsi al freddo e agli zombie, ovviamente cosa piuttosto rischiosa. Una volta in una locazione si può eseguire l’azione “cercare” per potenziare il proprio armamentario, trovare oggetti vari per ripondere alla crisi o trovare altri sopravvissuti da aggiungere al proprio gruppo. Da aggiungere a tutto questo, il cibo che è richiesto ogni turno per mantenere i sopravvissuti presenti alla colonia. Come si vince e come si perde? Fallendo nella risoluzione delle carte crisi, facendo morire i sporavvissuti, tenendo la colonia ingombra di rifiuti e non mangiando, il valore di morale si avvicina allo zero. Una volta a morale zero la partita è persa. Come si vince? Risolvendo lo scenario inizialmente scelto. Il più facile a cui ho giocato era accumulare determinate risorse entro lo scadere di un determinato numero di turni. Vi sembra tutto bello corposo e pieno di cose da fare? Aggiungo allora che c’è la meccanica del traditore, ovvero qualche d’uno che rema contro gli altri. Ovviamenti i giocatori hanno i ruoli segreti. Il traditore generalmente vince se riduce il morale della colonia a zero e nel frattempo soddisfa anche altre condizioni, tipo aver ucciso altr 4 sopravvissuti o essere in possesso di almeno 3 armi. Come avrete capito il gioco ha molte meccaniche, potrei riassumerle in piazzamento, bluff, gestione alea, scelte multiple. Ci vuole una partita per assimilare tutte le regole e le su possibilità dopodiche il gioco scorre veloce. Il downtime fra un giocatore e l’altro è accettabile, anche se si fa un pò più pesante quando lo stesso giocatore controlla 3 o 4 sopravvissuti.

RIGIOCABILITA’ e LONGEVITA’ (8/10):

Tanti scenari diversi, tanta varietà, carte CrossRoad e ruoli segreti. Le variabili sono molte sicuramente. Il numero di giocatori da 2 a 5 permette versatilità anche se in 2 penso che il gioco non dia il meglio. Il gioco è un collaborativo con traditore e rimarrà sicuramente la voglia di provare a rigiocare sperando di avere il ruolo che non si aveva avuto precendetemente. Longevità e rigiocabilità molto buone, sicuramente un bel 8/10.

CONSIDERAZIONI del Ninja:

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una carta Crossroad può far impazzire la madre mentre è alla ricerca della figlia.

Dead of Winter (dal mio gruppo tradotto Morti di Freddo) è un collaborativo con traditore. Le cose da seguire sono tante e per i sopravvissuti “leali” alla colonia sembra sempre tutto difficile e impossibile. Il traditore invece deve fare i conti con la possibilità di essere espluso dalla colonia e vedere i suoi piani rovinati, e deve considerare eventualmente gli alti traditori, visto che ognuno dovrà perseguire comunque un obbiettivo segreto personale. Forse questa è l’unica pecca che ho trovato, seguendo le regole del gioco il numero dei traditori può essere maggiore di quello dei “leali” alla colonia e a questo punto per i lealisti diventa impossibile vincere. Dopo circa dieci partite la voglia di giocarlo è sempre forte e non ho visto ne tutte le carte CrossRoad ne tutti gli scenari. L’alea è presente in quantità leggermente superiore al necesario. Alcune scelte e strategie possono essere invalidate da un tiro sfortunato di dado.

PREGI:

  • -Tema zombie (e come fa a non essere un pregio???)
  • -Collaborativo con traditore -Varietà di situazioni da gestire
  • -Le carte CrossRoad sono una genialata

DIFETTI:

  • -Se sono presenti troppi traditori è impossibile vincere per i lealisti
  • -Alea piuttosto importante
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quattro sopravvissuti… si avete visto bene, c’è anche un ninja!

Voto finale 7,2/10 voto di Boardgamegeek 7,8.

A mio parere uno dei collaborativi con traditore  migliore in circolazione… nel mio podio personale, lo metto affianco a Shadow over Camelot.