Arriva l’hype train!

Salve a tutti!

Ultimamente titoli nuovi e sequel di giochi particolarmente stimati si stanno gettando a bomba sul mercato videoludico. Il nuovo God of War riporta alla luce i fan sfegatati; Fortnite, sandbox di sopravvivenza cooperativo, ha già messo sulle spine tanti giocatori; World of Warcraft propone una nuova espansione che riporterà Orda e Alleanza sul campo di battaglia: in tutto questo tanti appassionati scalpitano con i soldi in mano poiché inebriati dalle tante promesse e anticipazioni che spopolano sul web. Ma tutto questo Hype sarà “salutare”?

Per essere più chiari, l’Hype è il fermento che si crea tra consumatori di un prodotto, quando questo viene annunciato sul mercato. Non è da mettere in dubbio di come questa sia una tecnica commerciale estremamente efficace, ma porta poi a delle conseguenze spesso dannose per il produttore stesso.

In cosa consiste questo fenomeno? Quando un gioco è nuovo, lo si presenta su tutte le piattaforme con trailer, anticipazioni, possibilità di preacquisto, etc. La Blizzard, ma non solo, fa uso molto spesso delle chiavi di accesso anticipato come Beta Tester; cioè permette l’accesso alla versione non ufficiale del gioco a gruppi di giocatori scelti casualmente ogni settimana. Ricordo la determinatezza e la pazienza con cui aggiornavo la mia pagina di Battle.net ogni mercoledì in attesa della key di Heroes of the Storm. Altre case produttrici regalano l’accesso e gadgets a figure conosciute, come giocatori e youtubers, per pubblicizzare e far arrivare il titolo a più persone possibili. Ovviamente l’hype non è solo generato da coloro che vogliono vendere il gioco, ma dai giocatori stessi che si tengono aggiornati di continuo e tentano in ogni modo di scoprire il più possibile ancor prima di avere in mano il gioco. Si può pensare che questa curiosità nei confronti di ciò che viene annunciato prima porti i giocatori a scovare problemi e creare malcontenti; e accade proprio così! Ma è proprio qui che le case produttrici, individuato il malcontento, annunciano subito che nella versione ufficiale ne porranno rimedio. Questo non porta ad altro, se non maggiori aspettative.

Dove portano tutte queste aspettative? Sicuramente a deciderlo sarà la versione ufficiale del gioco! Ma a grandi aspettative che molto spesso si vengono a creare sussegue la delusione degli utenti. Non dico che a ogni titolo si rimane delusi, ma dopo essere stati bombardati con possibilità infinite che il gioco poteva offrirci, ci accorgiamo che alla fine è soltanto un normale gioco, probabilmente finito da tutti dopo qualche mese. Ci sono miriadi di eccezioni, ma in tanti casi l’hype non ha portato ad altro se non lamentele. Come non citare l’espansione di World of Warcraft: Warlords of Draenor, annunciata come la svolta del gioco e, dopo qualche mese di dungeons e raids, considerata come un flop della Blizzard (anche se non la penso allo stesso modo). Come già citato nell’articolo “Espansione o Sequel?”, il problema si amplifica se il titolo in questione è, appunto, il sequel/espansione di un titolo ben conosciuto. In questo caso i giocatori non solo sono incitati a comprare da trailer e anticipazioni, ma anche dalla loro esperienza con i titoli vecchi. Molti fan di videogiochi leggendari sono rimasti sconvolti dall’aver acquistato “quel sequel di troppo”.

Concludendo, ritengo che l’hype debba essere controllato, soprattutto per non gonfiare l’idea che ci facciamo di certi titoli con conseguente delusione e pentimento di aver buttato i nostri soldi. Ogni gioco vale la pena di essere provato e acquistato, ma solo alcuni ricevono la pubblicità che realmente si meritano. Con questa considerazione vi lascio e al prossimo articolo!