Salve a tutti!
Tutto bene? Anche questa settimana ci ritroviamo qui a parlare di cosa capita nell’ambiente video ludico in tutta tranquillità. E quest’oggi ci addentriamo in un tipo di gioco che in tanti amano ma che sembra essere un po’ di nicchia (liberi di contraddirmi!). Infatti la gran parte dei videogiochi è ambientata in un luogo fantastico o con dei personaggi inventati che si rifanno il meno possibile al reale. Altri, quelli che tratteremo, vogliono prendere la Storia con la S maiuscola e simularne gli avvenimenti e le battaglie grazie alla strategia del giocatore e alla varietà di eventi che può offrire il passato del genere umano. Quale miglior metodo per studiare storia, se non viverla? Ma quanto può divertirci un simulatore senza essere noioso e come faccio a trovarne uno che mi faccia divertire e al tempo stesso mi faccia capire le dinamiche delle varie epoche per pura cultura personale (o per l’esame del giorno dopo)? Facciamo un passo indietro!
Prima di tutto è opportuno citare alcuni titolo in base a cosa raccontano e come lo raccontano. Chi volesse addentrarsi nello specifico, ci sono miriadi di giochi sulla prima e seconda guerra mondiale (sparatutto e non) che potrebbero interessare. Ma la loro fama rende superfluo citarli. Mentre di interessanti su periodi precisi vi sono “Gioventù ribelle” (quello nuovo), basato sull’avvenimento della breccia di Porta Pia e “American Conquest” che parla, appunto, della conquista dell’America, dalla scoperta di Colombo alla Guerra di indipendenza.
Ci sono altri titoli che descrivono un’era precisa: “The Guild” racconta il mondo nel periodo medievale; mentre è raccontato l’epoca egiziana e romana da simulatori come “Faraon” e “Caesar III“. L’ultimo gruppo racchiude tutti quei giochi che racchiudono l’intera storia, facendo vivere al giocatore ogni periodo o i personaggi di diverse ere e civiltà. Una citazione notevole va a “Age of Empires“, uno strategico datato, quanto divertente; mentre merita un riconoscimento, per la ricchezza nei contenuti e la precisione storica, “Civilization“, che vanta il senso titolo della saga da l’autunno dell’anno scorso.
Per scegliere un gioco a tema storico, bisogna valutare molto bene la complessità del gameplay, che si percepisce dal tipo di conflitto in cui ci si vuole cimentare. La guerra è il tema principale di molti titoli, ma bisogna essere accorti a valutare che un gioco di questo tipo non tralasci troppo il senso della storia, facendoci combattere senza un fine. Si può notare nei giochi che mettono al primo posto i meccanismi di guerra e tralasciano tutto il resto. Ci si può anche trovare a guidare popoli famosi lungo le vie della storia. Inoltre ottimi giochi a tema storico sono quelli che mettono sempre più di una
descrizione delle particolarità della guerra o del popolo stesso. Pop up che raccontano e spiegano il contesto storico sono sempre ben accetti, ma non in quantità esagerate! Non si sta leggendo un libro!
State molto attenti a titoli che raccontano la storia a modo loro. Infatti potrebbero esserci delle informazioni false o, piuttosto, delle distorsioni per portare personaggi inventati in un contesto reale. Infine consiglio a tutti di trovarvi un gioco strategico a tema storico,
e di giocarlo in compagnia, che risulta sempre più divertente. Inoltre non vi cimentate troppo nelle meccaniche complesse che rendono il gameplay stancante. Per questo non ho altro da dirvi se non “provate questi giochi-capolavori”; e vedrete che è molto meglio studiare storia e acculturarsi sul passato, invece che impararlo sui libri. Potrebbero avere questi giochi anche un futuro educativo: voi che ne pensate? E intanto torno a riprendermi Fiume.
A presto! 😉