Un mondo (quasi) perfetto

Eccoci ancora a parlare di videogiochi, un argomento che sembra essere piaciuto a molto lettori! Proprio a voi voglio porre una domanda che turba gli animi di molti videogiocatori, soprattutto in questo periodo. Infatti, molti giocatori che vedono il gioco come mezzo per fuggire dalla realtà, si aspettano dal mondo virtuale la perfezione. Hanno esigenza, quindi, di tutte quelle emozioni che la vita di tutti i giorni non può offrire. Questo si può cercare in quasiasi gioco ma, in particolare, il fenomeno avviene nell’ambito degli “open world” o più comunemente chiamati, Massive Multiplayer Online. Questo ci riporta alla domanda tanto attesa: cosa rende il mondo di un MMO perfetto? Quali caratteristiche deve avere un mondo virtuale per risultare fuori dalle righe e per poter soddisfare al meglio un giocatore?

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Compagni! Insieme contro il nemico!

 

Da assiduo frequentatore di MMO, posso garantire che uno dei punti principali su cui discutere è il livello di interazione con gli altri giocatori. Non si parla, però, solo di comunicare via chat o vocale (quello si può fare con altri programmi fuori dal gioco), ma soprattutto di poter svolgere attività insieme senza limitazioni. Quanto è divertente combattere insieme un mostro, piuttosto che raccogliere fiori o pellicce di lupo da soli per il bosco?

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Festeggiare alla locanda dopo un raid, che emozione!

In quanto ad attività, mi capita di ritrovarmi con mille avventure da fare, quest da completare, pezzi di armatura da cercare, ma l’unica cosa che voglio in quel momento è bere una birra alla locanda con amici troppo lontani per goderci un boccale nella realtà. Molte volte diamo per scontato che le abitudini come bere una birra con gli amici o mettersi a cantare una bella serenata in piazza siano inutili, e che le uniche cose che contano in un MMO siano il combattimento e l’avventura. Vi dirò che non è così. Aggiungere alcuni piccoli particolari al gioco che rispecchiano la vita reale, può renderlo più piacevole e più vario. Sembra ridicolo riprodurre ciò che si fa nella realtà in un mondo virtuale, ma la bellezza di scolarsi una birra nanica in mezzo a personaggi fantasy mentre un bardo vi canta una allegra melodia, accadrà mai nel bar sotto casa vostra?

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Passeggiare e ritrovarsi di fronte a una tale magnificenza, altro che grattacieli!

Ultimo punto: il paesaggio e lo scenario. Uno degli aspetti che più tiene incollato il giocatore allo schermo è il fatto di vivere in un ambiente magnifico, con scenari mozzafiato. E trascorrere del tempo in un bosco maestoso dove a malapena penetra la luce o una città fatiscente piena di mistero, può cambiare di molto l’esperienza del giocatore. Rende soprattutto più piacevole l’avventura. Se volessi vedere un paese fatto di case a schiera tutti uguali, mi basta guardare dalla finestra, ma ciò che cerco è uno scenario oltre l’ordinario. Volgio vedere alberi alti centinaia di metri, montagne che eruttano di lava da ogni poro, città costruite in aria o sott’acqua. Così un giocatore sente lo stimolo di intraprendere un’avventura in un ambiente sconosciuto.

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Una anteprima di Black Desert Online: un MMo prossimo a uscire che dimostra quanto il genere sia in costante cambiamento

Questi, a mio parere, sono i punti fondamentali che un gioco deve avere per diventare uno svago in tutto e per tutto. Ma ovviamente io sono un appassionato fra tanti, e ognuno ha il proprio modo di vivere questa esperienza. Voi che ne pensate? Quali sono le vostre esperienze? Cosa necessità un MMO per meritarsi ore di gioco e migliaia di giocatori attivi ogni giorno?

Con questo vi saluto, e vi auguro tanto divertimento! Al prossimo articolo!

/dance

Un commento su “Un mondo (quasi) perfetto”

  1. Personalmente non gioco a molti mmorpg ma alcuni li ho provati. Trovo piacevole la possibilità di bere una birra con un amico ad un tavolo virtuale, anche la possibilità di fare un balletto, ma il successo del gioco è dtato dalla sua profondità e complessità. Per esempio trovo molto più interessanta la possibilità di poter “vendere e scambiare” oggetti fra i pg opzione spesso non contemplata per possibilità di frodi o super overclocking.
    Comunque bella l’idea del tuo articolo

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