Kingdom Death Monster, prima prova di un boardgame davvero colossale

Ciao a tutti e ben tornati sulle pagine di questo blog, proseguo nel presentarvi dei boradgame e oggi ho davvero un titolone di quelli che hanno fatto parlare davvero di sé, mi riferisco a Kingdom Death Monster, gioco introvabile nella sua prima edizione e a oggi ristampato nella sua versione 1.5 sempre tramite un kickstarter che ha sbancato ogni record.

Ma di cosa tratta di preciso Kingdom Death Monster (KDM)?

Questo gioco ci calerà nei panni di una comunità di sopravvissuti a un non ben defintio mondo dark fantsy, dove non c’é mai giorno e temibili creature minacciano la vita dei deboli essere umani.

Come recita il manuale, KDM è un’esperienza horror, nel senso che nel suo complesso, tutto il gioco mette in campo talmente tanti elementi da non poter essere definito un semplice boardgame. KDM richiede dedizione, (una campagna completa porterà via almeno 20 partite), voglia e capacità modellistiche (tutte le miniature nella scatola sono da assemblare) e sopratutto, lo spirito giusto per calarsi  in un viaggio spesso devastante per la piccola comunità che cercheremo di far progredire.

La premessa è chiara, meglio non affezionarsi troppo ai personaggi che creerete…

Si apre con una sessione introduttiva, dove, leggendo il manuale passo passo, scopriamo i primi “vagiti” dei nostri sopravvissuti e verremo subito ingaggiati in una lotta con il terribile Leone, uno dei possibili mostri che dovremo cacciare durante il gioco.

Armati solo di alcune schegge trovate al terra, veniamo subito catapultati nella prima battaglia che non sarà affatto facile ( e pensate che questo Leone è da regole più debole di quelli standard D:) e impatteremo subito con il sistema di scontro, il cuore del gioco, appassionante quanto letale.

Ho apprezzato molto questo modo di introdurre il gioco (su un impianto  che ricordo, chiederà mesi di gioco continuativo), il manuale tramite tantissime artwork e brevi brani descrittivi introduce subito l’atmosfera oscura e malata del gioco, sbattendoci in faccia tutta la fragilità dei nostri sopravvissuti.

Lo scontro e la vittoria con il Leone segnerà la nascita della nostra piccola comunità, e il recupero delle prime componenti con cui costruire armi ed equipaggiamenti vari.

Da qui il gioco parte veramente, e sarà sempre suddiviso in fasi:

  • Fase di insediamento: dove spenderemo le risorse accumulate, creeremo nuovi upgrade e gestiremo la comunità cercando di portare nuovi nascituri che saranno nel giro di poco altra carne da macel… ehm, nuove leve da mandare in caccia. Ci saranno anche vari eventi e pericolosi stranieri visiteranno il nostro villaggio portando scelte dure e difficili da affrrontare.

Come già ho accennato, KDM è mortale, estremamente mortale, e tramite gli attacchi e gli eventi del gioco, ai sopravvissuti capiterà ogni genere di bruttura… non per niente nella fase di insediamento saremo sempre liberi di prendere un nuovo sopravvissuto dal pool della tribù, dagli un nome, schedarlo e mandarlo alla caccia senza grossi problemi, in un riciclo costante di morte e nascita.

  • Fase di caccia: in questa fase sposteremo i nostri 4 cacciatori lungo una barra con delle carte, nel tentativo di raggiungere il modello del mostro che avremo scelto di cacciare. Ogni carta rappresenta un evento e tramite dei testi molto ispirati, e l’ausilio del manuale, ci calerà nell’ambiente deviato e oscuro del mondo di KDM. In questa fase il nostro compito è raggiungere il nemico che tramite gli eventi potrà spostarsi avanti e indietro, tenendo sempre l’occhio che non sia lui a spostarsi sulla nostra casella, pena subire un attacco a sorpresa!

Ho trovato la fase di caccia divertente e non troppo casuale da risultare frustrante, nonostante alla fine sia un: gira la carta e vedi coda accade. Molti eventi colpiscono duro ma ehi, è KDM, mai una gioia deve essere il motto dei sopravvissuti! 😀

  • L’ultima fase del turno è quella di showdown, dove finalmente, tabellone e miniature piazzate, dovremo affrontare la parte più lunga e impegnativa, abbattere la nostra preda.

Lo scontro è lungo e decisamente impegnativo, potremo attivare i sopravvissuti nell’ordine che vogliamo facendoli muovere e attaccare in base agli equipaggiamenti posseduti. Da questo lato KDM è abbastanza classico e simile a molti altri giochi di miniature, muovi, attacchi e la bestia agisce secondo un deck che ne personalizza l’IA. La vera particolarità è il deck delle locazioni del mostro che, a ogni colpo che infliggeremo genera un effetti diverso tra fallimento, danno normale e colpi critici, rendendo di fatto uno scontro sempre molto variabile anche se ripetuto più volte.

Purtroppo è nella fase di showdown che KDM mostra il fianco a un deciso impatto dell’alea con effetti a catena a volte devastanti per il sopravvissuto, reo di aver semplicemente pescato la locazione sbagliata che in caso di fallimento permette al mostro di reagire… facendo delle  vere e proprie stragi.

Dopo soli due anni lanterna (il ciclo delle tre fasi del gioco) è ancora troppo presto per giudicare KDM nel suo complesso ma già posso elencarvi una serie di pregi e difetti che potrebbero farvi capire se questo titanico gioco è nelle vostre corde:

PRO:

  • Ambientazione ben resa e davvero coinvolgente, se vi piace un mood di sopravvivenza disperata e molto dark. Tutto, dai testi ai singoli effetti delle carte trasuda flavour.
  • Componentistica davvero superlativa, in ogni singolo componente.
  • Longevità garantita da una modalità campagna lunghissima e un’ottima variabilità di eventi e nemici, senza contare le numerose espansioni, ognuna con un nuovo avversario e opzioni alle regole normali.
  • Un sfida continua e soddisfacente, se si accetta il capriccio del fato in certi frangenti.

CONTRO:

  • Costo molto altro, si parla di 300 dollari ordinandolo dallo store ufficiale, c’è da dire che il prezzo è ampiamente giustificato dal contenuto dell’enorme scatola.
  • Alea che può cambiare in peggio la vostra migliore partita in un lampo.

Che dire in definitiva? Se come me vi farete rapire dal setting incredibilmente profondo e oscuro di KDM, avrete davanti un gioco praticamente infinito, dove a questa breve impressione, i pregi di coinvolgimento e variabilità superano di gran lunga i difetti.