Ingredienti per il gioco di ruolo da tavolo

Benvenuti o bentornati! Questa è una nuova puntata di “Gioco di Ruolo in pillole”: una piccola rubrica mensile, scritta per la collaborazione tra le due associazioni Camarilla Italia e Torre Nera, che si pone come scopo quello di spiegare cosa c’è alla base di questo hobby.

Una guida, stilata da me medesima senza alcuna pretesa professionale, chiara e concisa: una pillola da mandare giù tutta d’un fiato.

Questo mese si torna a parlare di gioco di ruolo da tavolo, dato che è quello che meglio consiglio per iniziare ad addentrarsi in questo intricato e complesso mondo.

In particolare: quali sono gli strumenti di cui non dovete essere mai sprovvisti?

Parlando del narratore della vostra sessione, avrà sempre sottomano il manuale del gioco scelto. Ancor meglio, lo schermo del narratore: un pannello cartonato, rivolto verso di lui, in cui sono segnate schematicamente le regole del gioco.

Non è necessario che il giocatore, specie se neofita, sappia a menadito ogni regola: come per ogni cosa, s’impara con l’esperienza. L’occorrente base è il seguente:

.Scheda del personaggio: elemento essenziale in cui vengono inseriti tutti i dati che compongono il vostro personaggio. Ad ogni azione da lui compiuta, corrisponde una combinazione di numeri che determina o meno il successo dell’azione stessa. Ne parleremo prossimamente più nello specifico. Senza la scheda, sarà molto difficile per voi e per il narratore ricordarsi dei vostri punti e garantirvi un buon gioco. Un consiglio? Accollate al master il compito di tenere tutte insieme le schede dei giocatori. L’importante è che non sia poi lui a scordarsene.

.Matita e gomma: solitamente c’è il tempo per la compilazione della scheda e il tempo per iniziare il gioco vero e proprio. Questo non significa che matita e gomma non possono tornare utili. Specie dopo uno scontro fisico, il narratore calcolerà se e quanti danni il vostro personaggio ha subito. In genere, vengono chiamati punti ferita, che potrebbero corrispondere alla barra della vita di un videogioco. Sulla scheda sottrarrete ogni volta i danni al vostro punteggio totale. Stessa cosa per i punti esperienza che il personaggio accumulerà e che potrete spendere per aumentare la forza, l’intelletto e così via.

Perché la matita e non la penna? Beh, ve ne renderete conto da soli.

.Voglia di giocare: forse più importante della scheda. Può capitare di avere quella giornata in cui non vi va di concentrarvi su qualcosa; la conseguenza e che vi sentiate costretti e questo viene percepito dal resto del gruppo. Il risultato è la sgradevole sensazione di aver sprecato del tempo. Piuttosto, anche di comune accordo, quella sera farete altro.

.Costanza: anche di questo ne parlerò più approfonditamente in un altro articolo, ma è molto importante specie nel rispetto degli altri giocatori. Vero è che il gioco è uno svago, ma spesso la poca costanza di uno porta al blocco del gioco di tutti gli altri. Il narratore, per ovviare, può improvvisare e interpretare il personaggio per voi, ma questo solo in pochi casi e quando la vostra presenza non è chiave per l’andamento di una scena.

Grazie per aver letto il mio articolo. Alla prossima!

Tiziana Valentino

Gruppo letterario Camarilla Italia

www.camarillaitalia.com