GDR sotto l’albero

Bentornati, bentrovati, e buone feste a tutti quanti. Come potete notare dal titolo ho rimandato l’ultimo articolo del “ciclo librogame” al prossimo mese per poter parlare liberamente di gioco di ruolo e del Natale. In effetti i periodi di festività-vacanze (come quello corrente) sono da sempre graditi ai giocatori, dato che le probabilità di riuscire a incontrarsi aumentano notevolmente.

Per questo motivo ho deciso di approfondire un po’ su questa connessione. C’è anche da dire che il tema natalizio è ampiamente sfruttato; esistono una moltitudine di avventure, supplementi e persino di giochi completi dedicati a questa festa (principalmente opere indipenti, ma non per questo di minor valore), o a quanto ci gira attorno.

Io però voglio focalizzare su due aspetti specifici: il materiale a tema natalizio per giochi di ruolo convenzionali (relativamente, visto la peculiarità dell’argomento), mirato a giocatori più navigati; e quei titoli più semplici, adatti ad organizzare una sessione con parenti o amici in una serata libera, o magari per avvicinare figli e nipoti al nostro hobby.

Supplementi natalizi

L’offerta del mercato da questo punto di vista è molto più ampia di quanto uno potrebbe aspettarsi, come ho accennato prima (per esempio i mostri a tema, dal krampus, uno spirito malevolo legato al Natale tipico delle zone di lingua tedesca, all’omino di pan di zenzero). In particolare sembra che l’affiancamento al genere horror,  l’avvicinamento della festa alle sue origini pagane o l’approccio comico-surreale vadano per la maggiore. Qui di seguito vi presenterò un titolo riguardo le prime due categorie.

Natale a Kingsport

Christmas in Kingsport” è una raccolta di cinque avventure horror per il Richiamo di Cthulhu, ambientate in vari periodi “classici” del gioco, da quello vittoriano agli anni ’20 fino ai giorni d’oggi. Tutte sono ambientate nel periodo natalizio e ognuna ripropone una tradizione in una chiave più cupa (tipo gli aiutanti di babbo natale che non sono elfi ma creature ben più inquietanti, o delle soprese ben più sinistre di quelle di Babbo Natale). Onestamente alcune avventure sono un po’ bislacche, ma di certo due di esse, Christmas in Kingsport (che da anche il titolo al modulo) e The Gaudy sicuramente meritano di essere giocate. La prima vede nei panni degli investigatori un gruppo di bambini riuniti per la vigilia di Natale i quali, affrontando un viaggio di sogno, finiscono poi in un incubo, letteralmente, nelle Dreamlands; la seconda è invece un’investigazione più leggera (sempre nel contesto), un racconto del mistero con una componente di sovrannaturale ambientata in un college sospeso nel tempo.

La notte del krampus

Krampusnacht: Night of the Krampus!” è un’avventura concepita per Bash, validissimo titolo di genere supereroistico (che ho intenzione di affrontare in un futuro articolo), dove i giocatori interpretano degli orfani che ricevono grandi  poteri per opporsi ad un antico male. In realtà l’avventura ha connotazioni abbastanza cupe, data la natura del “Villain” di turno, il Krampus, i suoi tirapiedi, controparti oscure dei giocatori, e altri episodi un tetri. Questo è ridotto solo in minima parte dall’aspetto grafico cartonesco e da alcuni episodi abbastanza buffi. In teoria potrebbe essere giocata anche da dei bambini, o così viene lasciato a intendere, ma secondo me un po’ fuori luogo, visti gli argomenti trattati, che potrebbero essere eccessivi. È comunque valida come avventura, sia natalizia, sia di supereroi.

Giochi occasionali

Per quel che riguarda questo argomento in parte l’ho già affrontato qui, per i giochi introduttivi, e qui per quelli birra e pretzel. Qualcosa di cui non avevo ancora parlato è un gioco concepito espressamente per introdurre a questo passatempo un pubblico più giovane, e nella fattispecie il titolo è Hero Kids.

la copertina dell’ambientazione fantasy

Questo, con la sua ambientazione chiaramente ispirata alle fiabe, è concepito tenendo a mente l’esigenze dei principali fruitori, come le loro capacità matematiche, quindi meccaniche semplici ma che possono comunque destare interesse, sessioni di gioco brevi, per rimanere nella loro soglia di attenzione e un ampio supporto grafico per aiutare la fantasia (praticamente è tutto illustrato, dai personaggi a ogni singolo mostro). L’unico problema che gli posso riconoscere è la lingua, l’inglese, anche se le schede dei personaggi (dove sono riportate tutte le informazioni necessarie ai giovani giocatori) del modulo base sono state tradotte, e il narratore (che dovrebbe essere un adulto) con pochissimo impegno potrebbe tradursi le altre. Chiudo il discorso aggiungiendo che sono state create varie ambientazioni oltre quella fantasy, e una moltitudine di classi aggiuntive.

Per il resto, dal mio punto di vista, l’interesse che può generare in un pubblico maturo è minimo, dato che il sistema stesso ha poca longevità e ha un approccio semplicistico, al massimo potrebbe essere trattato come un gioco birra e pretzel (privo della componente umoristica).

A questo punto non mi rimane altro se non dire nuovamente buone feste, augurando a tutti di riuscire ad approfittare dell’occasione per dedicarsi al gioco.

Alla prossima.