Epic Resort

E’ con piacere che presento la 2° recensione di boardgame, qui sul sito della Torre Nera.
Oggi ho scelto un titolo recente, che sino ad ora è piaciuto a tutte le persone a cui lo ho proposto. Parlo di EPIC RESORT nato con kickstarter e arrivato in Italia con tempi rapidissimi, grazie alla Fever Game, casa debuttante nel mondo ludico italiano.

Iniziamo, dicendo che il gioco permette di giocare da 2 a 4 giocatori (4 giocatori sono un pò pochini a dire la verita, il numero da 2 a 4 limita fortemente la scalabilità. Si sente la mancanza di un 5° giocatore, che a livello di meccaniche potrebbe essere stato inserito tranquillamente se solo fossero presenti alcune carte in più) , la durata di una partita e circa 90 minuti.

EPIC RESORT.
AMBIENTAZIONE (8/10):

Il gioco ha un’ambientazione piuttosto scherzosa, inquanto il tema di fondo è la risposta alla domanda “Cosa fanno gli eroi delle nostre belle avventure fantasy quando non sono impegnati a combattere il cattivo di turno e a risolvere misteri?” La risposta è “Vanno in vancaza, in villaggi turistici”. Dunque maghi, chierici, ladri, bardi, guerrieri e altri, arriveranno nel nostro resort per riposarsi e ristorarsi… ma attenti ai mostri che vogliono rovinare le vacanze agli eroi e se possibile, uccidere turisti e bruciare edifici.
Ambientazione nuova, simpatica, che bene si adatta ad un gestionale leggero,

EPICR04

GRAFICA (8/10) MATERIALI (6/10):

La grafica è simpatica, con uno stile a metà fra il manga e lo stile europeo. Gli eroi e gli inservienti hanno tutti qualche “riferimento umoristico”, come il chierico in costume da bagno e surf, il guerriero in boxer da mare o lo scudiero bambino che a stento regge la spada che porta.
Gli edifici illustrati con una buona grafica, riportanto giochi di parole o riferimenti al mondo fantasy, come la “capanna del cono di ghiaccio” o lo “slaughter coster”. I mostri appartengono tutti all’universo fantasy, troviamo banshee, draghi, pirati e tanti altri. La grafica si prende un bel 8/10.
I materiali invece, non sono il massimo (sicuramente dovuto al prezzo contenuto del gioco, comprato a Play2015 per 30€). Le carte di media grammatura vanno benissimo, i tile per il conteggio delle proprie risorse sono leggerini e i due cubetti di legno che servno per tenerne traccia si spostano spesso causando quello spiacevole effetto “il counter si è spostato fra il 6 e il 7, hai 6 o 7 ori?”. Le carte edifici anche se leggerine fanno comunque il loro lavoro. Nella scatola troverete anche counter in legno a forma di cuore per tenere traccia delle ferite degli eroi, mapples “piccolini” che rapprsentanp i turisti e una serie di altri tasselli in cartone per danni agli edifici e altri effetti. Materiali 6/10, sufficenti alla funzionalità del gioco, ma nulla di sensazionale.

EPICR02

REGOLAMENTO (7/10):

Il regolamento è chiaro e dopo una prima lettura, ho fatto una partita dimenticando solo una paio regole marginali. Come si fa a vincere? Totalizzando punti vittoria ottenuti da edifici costruiti o eroi ristorati completamente. Quali sono le meccaniche presenti in questo gioco? Troviamo meccaniche di piazzamento lavoratori (i vari inservienti devono essere piazzati negli edifici al fine di soddisfare la richiesta di forza lavoro), deck building ( ogni giocatore possiede un mazzo di carte, a inizio partita uguale per tutti, che costituisce i lavoratori a disposizione. Durante la partita sarà possibile “addestrare” i lavoratori base e farli diventare maestri carpentieri, somelier, araldi, contabili ecc… eliminando i più scarsi e ottenendone di migliori). Interessante la meccanica che riguarda le due risorse in gioco, ospitalità e denaro. Ospitare turisti negli edifici fornisce denaro, ma non ospitalità, tenere gli edifici vuoti non fornisce denaro ma ospitalità. In questo modo ogni giocatore è obbligato a giocare diversamente e a variare la sua strategia turno dopo turno. Gli edifici sono di 3 livelli, (anzi 4 livelli se si considera i due edifici di partenza a livello base) e dopo averli comprati con l’oro offrono bonus miglior man mano che li potenziamo.
Una maccanica interessante riguarda il porto, ovvero da dove arrivano turisti e eroi. Ogni turno si girano carte “molo del porto” che mostrano i turisti/eroi disponibili. I giocatori, spendendo punti ospitalità possono ricevere turisti che fondamentalmente portano denaro e eroi che portano fama (punti vittoria).
In ultimo, mischiate a carte eroi e turisti troviamo i mostri, che attaccano i resort. In genere i loro atttacchi seguono una meccanicha di “bash the leader” (attaccano chi ha più denaro, chi ha più, turisti, chi ha più eroi nel proprio resort ecc.) ma a volte attaccano il Capitano del Porto (ovvero il 1° giocatore del turno) che poveretto potrebbe essere già in difficoltà di suo. I mostri abbastanza facili da gestire, generalmente si accontentano di tartassare gli eroi o mangiare qualche turista. In alcuni casi particolarmente sfortunati (e qui parlo di alea) l’intervento del mostro può essere devastante e le cose peggiori che vi possono capitare sono l’uccisione di un eroe o la distruzione di una serie di edifici, avvenimenti che proiettano con molta proprabilità il player designato, fuori dalla competizione.
Interazione diretta assente, troviamo invece interazione indiretta dove potete acquistare un edificio o un lavoratore prima di un altro giocatore in modo da limitargli o vietargli la scelta.

RIGIOCABILITA’: (7/10)

La rigiocabilità è discreta. I lavoratori sono il maggior punto di forza sotto questo aspetto. Ogni partita permette di selezionare casualmente (o a piacere) quale tipologia di lavoratori utilizzare.
A secondo del numero di giocatori se ne utilizzano 4, 5 o 6, ma nella scatola ne sono disponibili un numero molto superiore (almeno il doppio) . Troviamo scudieri, maitre, contabili, ciceroni, scudieri, guide turistiche, capo mastri, mastri birrai, buttafuori, araldi, tuttofare, facchini e tanti altri. Ogni partita avendo lavoratori diversi, comporta una sfida nuova dovendo valutare quale è il migliore e sopratutto come si può “mettere in combo” con edifici e con gli altri lavoratori.
Gli edifici non sono tantissimi, ma è anche vero che non se ne utilizzano tanti in una partita. Un altro limite per la longevità/rigiocabilità è sicuramnet il numero di 4 giocatori, che permette minor
scalabilità.

EPICR03

FATTORE Ninja: (Cosa rende speciale  questo titolo)

Il tema e l’ambientazione originale sono la cosa che mi ha attratto inizialmente. Il gioco è un gestionale light, con una piccola quantità di alea che a mio avviso non sgarba e alleggerisce la tensione al tavolo. Trovo interessante la parte di deckbuilindg, che aggiunge una meccanica nuova per i gestionali. In fine i mostri, che regalano quel pizzico di imprevedibilità e di rischio.

Concludeondo, consigliato a chi ama i gestionali light, sconsigliato per chi vuole german puri o act and slash. Grafica interessante e meccaniche non banali, che lasciano sicuramente la voglia di rigiocarlo. Il mio foto finale, è un 7,2/10 un buon titolo, che merita di essere provato e acquistato.

Boardgame geek assegna a qusto gioco un voto di 6,9/10, che è un discreto voto e lo vede nella 2450° posizione. Bisogna considerare che è un titolo  recente e deve avere ancora il tempo per farsi largo nella classifica.