Eccomi di nuovo sulle pagine di questo blog, oggi gettiamo i riflettori sulle novità in ambito gioco di ruolo in arrivo per Play 2016
Iniziamo a parlare di Caligo, nuova ambientazione per Fate Sistema Base, e in quale miglior modo se non tramite una bella chiacchierata con gli autori?
(la Cover di Caligo in tutto il suo splendore)
Partiamo! Visto che siete un trittico di autori, che ne dite di presentarvi?
Matteo: Ciao a tutti e grazie agli amici de La Torre Nera per averci invitato sul vostro blog. Siamo Giulio, Nicola e Matteo, tre ragazzi di Brescia, fin da ragazzini appassionati di giochi di ruolo. Io e Nicola abbiamo 31 anni e ci conosciamo fin dalle scuole elementari, mentre con Giulio ci siamo incontrati una decina di anni fa proprio grazie ad alcune serate di gioco ed è così che è nata la nostra amicizia.
Nicola: Abbiamo iniziato, come buona parte, con D&D (la seconda edizione), per poi sperimentare sistemi di gioco diversi e dinamiche anche più narrative.
Giulio: A dire il vero io, che ho 37 anni, ho giocato anche alla prima edizione di D&D. Oltre a essere un giocatore, ho collaborato in passato con vari siti che si occupano di gdr, come l’Ordine di Cerbero. A ogni modo, fin da quando da master creavo campagne immerse in un vero e proprio universo vivente, ho sempre avuto il sogno di costruire un’ambientazione tutta mia, ed ecco che con Caligo ci è stata data questa possibilità.
Parlateci un po’ di Caligo, di che tipo di ambientazione si tratta? Che genere di storie potremo vivere?
Nicola: Caligo è un’ambientazione che trasporterà i giocatori nell’Italia del 1848, in cui un evento scatenato nel 1492 da l’Artefatto, un’invenzione di Leonardo da Vinci, ha rimescolato le carte e dato il la a uno svolgersi alternativo degli eventi, rispetto alla storia che tutti conosciamo.
Giulio: Senza volere anticipare troppo, diciamo che la Terra è stata dominata per anni da un gruppo di esseri, definitisi angeli o Grigori, che ha fatto il bello e il cattivo tempo a livello politico e sociale per oltre tre secoli, soggiogando ai suoi capricci la popolazione inerme.
Nicola: Non vedere solo il lato negativo di tre secoli di schiavitù: gli angeli hanno anche elevato il livello tecnologico dell’umanità, grazie alle loro conoscenze superiori.
Matteo: Ok, ma diciamo che non scambierei il mondo attuale, con tutti i suoi problemi e le sue contraddizioni, con il mondo che abbiamo creato per Caligo. Senza considerare la Caligine, la nebbia perpetua che pervade il mondo e che strappa l’anima delle persone, o le mostruose creature che in essa risiedono.
Giulio: O le cospirazioni politiche che proseguono sottotraccia, da quando nel 1789 il dominio angelico è stato destituito, o i vari gruppi esoterici che tramano nell’ombra… Di sicuro i giocatori non faticheranno a trovarsi in qualche guaio, addentrandosi in quest’Italia risorgimentale steampunk.
Nicola: Concordo. Per chi non lo sapesse, lo steampunk è un genere utilizzato in moltissimi media, dai fumetti (La leggenda degli uomini straordinari, Fullmetal Alchemist), ai videogiochi (Bioshock, The Order: 1886, Dishonored), al cinema (gli Sherlock Holmes di Guy Ritchie). Anche se a voler essere onesti, di steam, “vapore”, nella nostra ambientazione ce n’è poco. C’è tanta nebbia, mentre i vari marchingegni sfruttano l’energia… Beh, ho già detto troppo, troverete tutto nel manuale.
(In Caligo angelico non è certo sinonimo di buono…)
Perché Fate, come sistema di gioco? Cosa vi ha spinto su questa scelta e come avete implementato le caratteristiche dell’ambientazione nel regolamento? Che tipo di eroi potremo giocare?
Nicola: Quando concepimmo questa ambientazione, la nostra idea iniziale era quella di costruire un sistema ex novo, su misura, che combinasse un solido regolamento alle potenzialità narrative che, a nostro avviso, Caligo aveva insite in sé.
Matteo: Tutto ciò è di una difficoltà notevole, in quanto richiede un’enorme quantità di test, per bilanciare ogni singola eventualità che il giocatore potrebbe trovarsi ad affrontare.
Giulio: Mentre ci scontravamo con le difficoltà di questo processo, ecco arrivare Dreamlord Press e l’edizione italiana di Fate. Ci è sembrato il connubio perfetto tra regole e narrazione, ed è per questo che abbiamo contattato Nicola Urbinati, mostrandogli una presentazione di quella che era la nostra ambientazione. A Nicola è piaciuta subito e così, dopo una lunga fase di scrittura, playtest, riscrittura, ancora playtest, revisione e finiture, ecco il nostro manuale pressoché completo, in tempo per Modena Play 2016.
Matteo: Sono servite un po’ di prove, in quanto abbiamo aggiunto e leggermente modificato alcune delle regole presenti sul manuale base di Fate.
Giulio: Diciamo che, tutte le modifiche al sistema sono state introdotte per rendere l’ambientazione il più possibile integrata con il regolamento. Per esempio, le quattro stirpi giocabili avranno alcune peculiarità che le differenzieranno le une dalle altre: i superni, gli umani normali, avranno dei vantaggi sociali, ma dovranno prestare molta attenzione a non respirare la Caligine; i confinati, uomini a cui gli angeli hanno strappato l’anima, tramandano la loro condizione per via genetica, condannando la propria famiglia a una vita da emarginati sotto la nebbia, spesso anche a causa delle mutazioni terribili cui i loro corpi sono soggetti; i golem, automi che improvvisamente acquisiscono una propria coscienza, devono rapportarsi con tutte le conseguenze del caso in termini di inesperienza di fronte a un mondo tanto complesso, oltre che con i vantaggi che un corpo meccanico può comportare; i nephilim, gli uomini nelle cui vene scorre sangue angelico, sono meticci che vengono temuti per i loro poteri psichici e che vengono cacciati, o catalogati, e arruolati nell’esercito.
Matteo: Già la stirpe di un personaggio, che andrà indicata in uno degli aspetti, suggerisce al gruppo la creazione di diverse possibili avventure. L’interazione con il variegato mondo dell’ambientazione, poi, rende le sessioni di gioco potenzialmente infinite e differenti tra loro.
Nicola: Caligo, ti fornisce molte tematiche su cui lavorare durante la creazione della partita, come la necessità di esplorare terre abbandonate, il doversi destreggiare nel delicato intreccio politico, il ritrovarsi a indagare su misteri esoterici e crimini efferati, fino al vivere in prima persona l’ondata rivoluzionaria dell’Italia ottocentesca.
Parliamo della grafica e di come sarà rappresentato Caligo agli occhi di chi legge. Chi è l’artista che si occupa del progetto? Quali sono le ispirazioni?
Giulio: Per quanto riguarda l’impostazione grafica e le illustrazioni, Nicola Urbinati ci ha fatto conoscere Claudio Casini (http://www.claudiocasiniart.com). Nonostante non si fosse mai cimentato con il genere steampunk, ha svolto un ottimo lavoro nel tradurre nei suoi disegni l’atmosfera che volevamo in Caligo.
Nicola: Anche per quanto riguarda l’impaginazione, i font e gli sfondi, il manuale spruzzerà risorgimento da tutti i pori, rendendolo un oggetto bello da sfogliare anche nella forma oltre che, come speriamo, nei contenuti.
Matteo: Concordo, in particolare mi viene in mente un Duomo di Milano, completamente avvolto nella nebbia, in cui Claudio ha messo in mostra tutto il suo talento.
E per finire questa breve chiacchierata, c’è altro in particolare che dobbiamo aspettarci / sapere? Andate a ruota libera e diteci quello che vi pare!
Nicola: Quello che ci auguriamo, è che questo gioco di ruolo possa far passare tante serate divertenti a quante più persone possibili. Sapere che in tutta Italia gruppi di ragazzi e ragazze passino una buona e sana serata nerd, vivendo nel mondo che abbiamo creato, sarebbe di per sé già un motivo di grossa soddisfazione.
Giulio: La nostra idea è quella di seguire i lettori anche dopo l’acquisto, tramite la pagina facebook www.facebook.com/caligogdr e un sito internet che stiamo ancora mettendo a punto. Vorremmo tenere questi canali costantemente aggiornati, supportando i dubbi dei giocatori, fornendo nuovi spunti per avventure e soprattutto instaurando un vero e proprio dialogo con la comunità dei giochi di ruolo in Italia.
Matteo: Sì, sarebbe bello poter scambiare esperienze di gioco, consigli, spunti narrativi che vengano direttamente dagli altri giocatori. Creare un grande universo condiviso, in cui sfuggire tutti insieme alla nebbia e cavarsela di fronte agli intrighi politici di questi anni tumultuosi sarebbe… Beh, sarebbe davvero fantastico.
Giulio: Caligo vi aspetta quindi a Modena Play, il 2 e 3 aprile.
Nicola: Organizzeremo anche delle demo, adatte sia a chi conosce che a chi non abbia mai giocato a Fate, in modo da far provare con mano le potenzialità della nostra ambientazione.
Matteo: Non vediamo l’ora, nel frattempo state attenti alla Caligine! Eadem Caligo Obtinuit!
Grazie ragazzi per la disponibilità e ci vediamo al Play!
Se ti è piaciuta l’anteprima e ti interessa Caligo, ecco qualche informazione in più:
Caligo sarà pubblicato da Dreamlord press
Formato 17×24, brossura softtouch
Costo 25€
Pagine 240
Illustrazioni Claudio Casini