The Witcher

The Witcher, è un titolone che arriva sul mercato, circondato da aspettative non indifferenti. La serie di romanzi che ha come protagonista lo Strigo Geralt di Riva (il figaccione con i capelli bianchi) è diventata celebre grazie al videogame  uscito per pc e console. Il gioco in scatola è da 2 a 4 giocatori durata di circa due ore (ma in verità sono quasi tre).

TEMA e AMBIENTAZIONE (7/10)

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i Token mostri, bronzo, argento e oro, in proporzione alla loro forza.

Ambientazione fantasy, con una pennellata di dark. . Il mondo è popolato da creature mostruose e solo pochi coraggiosi si mettono in difesa dell’umanità. Il gioco permette di viaggiare per un continente dell’universo fantasy utilizzando Geralt e altri tre suoi compagni di avventura, alla ricerca di indizi e prove per poter risolvere delle missioni. Il primo che completa le tre avventure termina il gioco. Le meccaniche aderiscono bene all’ambientazione, anche se il gioco poteva avere altri migliaia background, dalla ricerca di Re Artù al Signore degli anelli e tante altre. Giocando si ha l’impressione di essere in un fantasy generico e non in quello cupo e mortale in cui si svolgono le avventure di The Witcher.

GRAFICA (8/10)e MATERIALI (7/10)

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i dadi presenti nella scatola

La grafica e i materiali sono sontuosissimi, come solo la Fantasy Flight può fare. Fra i materiali troviamo le quattro miniature dei personaggi principali, i dadi personalizzati per ogni pg (dadi bellissimi) un mazzetto di carte “potenziamento” per ogni pg, il tabellone in robusto cartone, tantissimi counter di medie dimensioni per rappresentare i mostri, le carte indagine, le schede dei pg e tanto altro. Qualità dei materiali ottima, e grafica non di meno. I disegni sono curatissimi, e quelli nelle schede dei personaggi a mio parere sono i migliori. Troviamo un tabellone ben illustrato e tanti counter rappresentanti i mostri che sembrano usciti freschi freschi da un videogame. Come già detto comparto grafico entusiasmante.

MANUALE e MECCANICHE DI GIOCO (6/10):

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La scheda di Geralt

Il manuale è ben organizzato e chiaro, forse un po’ troppo prolisso per illustrare quello che in effetti è un gioco piuttosto semplice. Le meccaniche, si illustrano velocemente. Ogni turno un giocatore può scegliere di fare due azioni fra le cinque disponibili. Quattro di queste sono uguali per tutti i pg, una è quella che differenzia un personaggio dall’altro. Scopo del gioco è viaggiare per il continente e raccogliere indizi del colore appropriato per risolvere la propria missione. Gli indizi si ottengono visitando le località sulla mappa, risolvendo alcune carte intrigo o uccidendo mostri. Chi riesce a ottenere per primo tot indizi chiude la propria missione e che chiude per primo tre missioni, sancisce la fine della partita. In seguito si procede alla conta dei punti che generalmente vede vincitore chi ha concluso le tre avventure per primo. L’interazione fra i giocatori è marginale, limitata allo scambio di indizi (NdN: essendo un gioco competitivo questa opzione mi ha lasciato perplesso) o alla possibilità di effettuare alucne  missioni solo in una locazione in cui si trova un altro pg. Il gioco come avete capito è molto “easy” oltre a essere un american in puro stile. Durante la partita si tirano tanti dadi e si girano tante carte ( e ci sono carte molto buone e carte molto penalizzanti all’interno di stessi mazzi). Durante l’ultima partita fatta un giocatore al tavolo ha avuto la sfortuna di pescare tre carte di fila particolarmente sfortunate, che gli hanno negato la possibilità di vincere. Riassumendo, meccaniche semplici, che funzionano bene e che lasciano grande spazio all’alea.

RIGIOCABILITA’ e LONGEVITA’ (5/10):

Per come è sviluppato il gioco, si sarebbe prestato sicuramente ad avere più di quattro personaggi, in modo da lasciare la curiosità ai giocatori di volerne provare altri. Le carte missioni sono tante, ma richiedono tutte di fare la stessa cosa: raccogli tot indizi del colore appropriato è portali in quella città. Difficilmente una volta provati tutti i quattro i personaggi lo rigiocherete. Altra nota dolente la durata, che in quattro giocatori è sicuramente di almeno tre ore.

CONSIDERAZIONI del Ninja:

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i 4 pg disponibili, stereotipandoli: nano, bardo, guerriero, maga.

Capita spesso che i giochi con le licenze migliori, poi siano carenti dal punto di vista di gameplay, e The Witcher non smentisce questa consuetudine. Il regolamento è interessante  e la partita a tratti risulta  divertente ma l’impressione che ho avuto è che sia tutto lasciato ai livelli mini di complessità, “tanto c’è già il brand che alza l’appetibilità del titolo”. Questo gioco è pensato per i fan della serie e per i ragazzini. Se avessi avuto questo titolo a 12-14 anni probabilmente lo avrei consumato (magari con qualche pg in più). Mi sembra la versione più aggiornata al 2015 del mitico “Talisman 2°edizione”.

PREGI:

  • -Ottimi materiali e ottima grafica
  • -Ambientazione interessante
  • -Il titolo può essere un entry level per ragazzini (12 anni o più)

DIFETTI:

  • -Tre ore per un gioco di questo spessore sono un po’ troppe
  • -Interazione fra i giocatori minima
  • -Regolamento un po’ piatto bastava poco per renderlo più profondo
  • -Personaggi non bilanciati.
Il mio voto finale, considerando la media dei voti assegnati è di 6,6/10 ma posso dire che il gioco raggiunge la sufficienza e non di più.  Solo materiali e bella grafica non bastano a fare un bel titolo. Boardgamegeek concorda e conferma la mia opinione assegnando al titolo un voto di 5,94/10.
Come detto in precedenza, titolo consigliato per i fan della serie o come regalo per un ragazzino a cui si vuole fare conoscere il mondo del boardgame.