Richard I°

Prima di iniziare la recensione vorrei ringrazie i lettori, che in queste settimane mi hanno comunicato le loro opinioni e dato consigli. Quello che ho capito è che il tempo è tiranno per tutti e la recensione ha lo scopo di fornire informazioni su cui poi riflettere. Alla luce di queste considerazioni, cercherò di essre più breve nella recensione e magari aggiungere più voci in “pregi/difetti”. Sotto mano, questa settimana ho Richard I, titolo prodotto dalla District Games dall’autore italiano, il prolifico Andrea Chiarvesio. Gioco per 3-8 giocatori per la durata di 60 minuti.

TEMA e AMBIENTAZIONE (7/10):

Siamo nel 1150 Re Riccardo I° parte per le crociate e lascia sul trono di Inghilterra il dispotico fratello Giovanni. In questo periodo sono ambientati numerosi romanzi, il più celebre è Robin Hood, che si oppoRI06neva a Giovanni e alle sue tassazioni. L’ambientazione ben si adatta al tema del gioco e il periodo storico e particolarmente interessante. Per i giocatori “esperti” c’è anche la possibilità di giocare utilizzando le carte crociata che aumentano il “flavor” del gioco, inserendo eventi salienti.

GRAFICA (6/10) e MATERIALI (5/10):

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Osservate i tristissimi pippioli colorati degni del gioco dell’oca anni 70.

Arriviamo alle note dolenti… La grafica tutto sommato non è male. Il tabellone è ben illustrato e ricorda vagamente lo stile grafico di Kingsburg. Le carte influenza hanno disegni molto semplici e riescono bene nel loro intento, cioè quello di farsi riconoscere a colpo d’occhio. Le abilità dei personaggi stilizzate per icone, necessitano di un pò di “rodaggio” ma in una partita si riescono a apprendere tranquillamente. La scatola del gioco? Sul restro non cè una foto delle componenti (chiedetevi il perchè). Il vero tasto dolente sono i materiali!!! Va bene che il gioco “ha la scatola grande” e costa 29,00€… ma per alcune cose non c’è perdono! Il tabellone è in cartone abbastanza robusto, la copia che ho comprato io era già imbarcata dentro alla scatola, ma comunque non è un grosso problema. Le componenti che mi hanno fatto strabuzzare gli occhi sono stati il “foglio segnaposto” che è veramente un foglio di carta e pure di grammatura leggera… altro tasto dolente… i counter che i giocatori devono utilizzare per indicare le proprie azioni. Sono in plastica, piccoli, leggeri e mi ricordano tanto i giochi vintage anni 70 tipo il gioco dell’oca. I counter in plastica proprio sono una cosa che non si può vedere. Nella mia copia li ho sotituiti subito con dei meeples tipo Carcassonne. Ok che il gioco ha un prezzo contenuto, ma i materiali sono veramente scarsi. Avrei preferito pagare 5€ in più per qualche cosa di meglio. Materiali 5/10 è la prima insufficenza che attribuisco da quando ho iniziato a scrivere per questo blog, ma in questo caso mi sembra meritata.

MANUALE e MECCANICHE DI GIOCO (7/10):

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Ogni personaggio permette di eseguire un azione.

Iniziamo con il manuale che non è proprio chiarissimo. Alcune regole fondamentali le trovi scritte in mezzo ad altre e alcune sezioni del tabellone, come gli spazi “caselle ruolo e caselle ruolo in uscita” non sono spiegate affatto, si deve dedurre il loro funzionamento da un disegno nel regolamento. Le meccaniche invece funzionano bene. I giocatori si dividono in due squadre, con Riccardo I o con il fratello Giovanni. Scegliendo i personaggi disponibili (mercante, inquisitore, spia, maestro d’armi e altri) i giocatori svolgono delle azioni che permettono di ottenere carte e punti vittoria. Dopodichè ogni giocatore deve influenzare l’esito della crociata giocando carte in un pool comune. Scopo dei giocatori fedeli a Riccardo è farlo tornare in patria, inviargli forze per contrastare Saladino e mantenere alte le casse reali. Scopo dei giocatori fedeli a Giovanni è ritardare l’arrivo di Riccardo e aumentare la forza delle truppe di Saladino. La cosa che più mi ha entusiasmato di questo gioco è il fatto che si gioca a squadre, ma comunque un solo giocatore vincerà. Dunque bisogna sia tenere alta la propria fazione, ma senza spendersi in inutili altruismi e badare ai propri interessi.

RIGIOCABILITA’ e LONGEVITA’ (7/10):

RI02Il punto di forza di questo gioco è il numero di giocatori. Da 3 a 8. Ok, in 3 eve essere una barba tremenda, in 4 già si gioca molto bene, e in 6 o 8 è veramente divertente. Regole semplici e una buona profondità. Non è un filler per babbani, lo ritengo anzi il gioco poco impegnativo per hard-gamer. E’ il classico titolo che utilizzo quando siamo in tanti attorno ad un tavolo e non abbiamo voglia di giocare a un filler.

CONSIDERAZIONI del Ninja:

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il tabellone di gioco

Quando penso a questo titolo per prima cosa, penso alla componentistica di bassa qualità e ai tristissimi segnaposto in plastica. In seconda battuta penso a quanto sia bello giocarlo in almeno 6 . Richard I° è un titolo che porto spesso con me e propongo appena posso. Un edizione deluxe da 39,00€ con componenti più sontuosi riscuoterebbe sicuramente maggior successo. (e io la comprerei , magari con una bella revisionata al manuale delle regole)

PREGI:

  • -Prezzo contenuto
  • -Facile da spiegare
  • -Giocabile da 3 a 8 e non è un banale filler
  • -Divertentissimo in 6
  • -Ambientazione interessante

DIFETTI:

  • -Componentistica povera e inadeguata
  • -Manuale delle regole non chiarissimo
  • -Tabellone poco funzionale per alcuni aspetti del gioco.
Il mio voto finale è di 6,4/10 mentre boardgamegeek è più impietoso e gli attribuisce un 5,6/10. Richard I° è un titolo che mi sento di consigliare, sopratutto a chi ha la possibilità di giocarlo con un buon numero di amici.