Giochiamo a…. L’Artefatto perduto

Dopo una breve pausa riprendo le recensioni di giochi sul blog, oggi vi parlerò de “L’Artefatto perduto”, un veloce e semplice gioco di ruolo per due giocatori che vi calerà nei panni di novelli Indiana Jones e vi farà vivere rocambolesche avventure con il vostro fido assistente.

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Come leggerete, questa non sarà una recensione con voti e tutto il resto, quanto più un’impressione di gioco relativa alle mie partite al tavolo. Un modo semplice per portare all’attenzione RPG che per qualche motivo mi hanno colpito e divertito nelle mie serate di gioco.

“L’Artefatto perduto” si presenta come un pdf di sole 11 pagine al cui interno troverete tutto quello che vi serve per giocare, si tratta ovviamente di un gioco leggero e narrativo ma con diversi spunti interessanti e originali.

Creazione della partita e dei personaggi

Per iniziare dovremo dividerci i due ruoli all’interno del gioco:

  • L’Archeologo: sarà il protagonista principale della storia e colui che si metterà in cerca di un incredibile artefatto.
  • Lo Storico: sarà il GM della situazione, ma con la particolarità che dovrà anche interpretare il fidato e inseparabile assistente dell’Archeologo.

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Lo Storico deve creare l’ambientazione in cui si svolgerà la partita, potendo spaziare nel genere che più gli aggrada. Dovrà inoltre stabilire che tipo di artefatto sarà l’obiettivo dell’Archeologo e quali saranno i nemici che si contrapporranno.

L’Archeologo crea velocemente il personaggio dividendo 30 punti nelle quattro caratteristiche che sono:

  • Acrobazia
  • Intuizione
  • Lotta
  • Armi

Come vedete, si tratteggia un personaggio d’azione, capace di compiere acrobazie e mosse spettacolari come nella migliore tradizione cinematografica. Compito dell’Archeologo è anche tratteggiare l’assistente, che fornirà un bonus a una delle quattro caratteristiche.

Fatti questi semplici passaggi, saremo pronti per partire.

Svolgimento della partita

Le regole sono molto classiche, per risolvere una situazione l’Archeologo dovrà effettuare una prova con 3 dadi da 6 e ottenere meno della caratteristica interessata. Allora, dove si trova l’originalità de “L’Artefatto perduto”?

Sta tutta nel rapporto tra Storico e Archeologo e in come le informazioni girano al tavolo. La partita viene introdotta dallo Storico, che crea delle informazioni sull’artefatto sul quale l’Archeologo ha messo gli occhi. A questo punto, però, entra in gioco l’Archeologo inventando a piacere delle informazioni chiave sull’artefatto.

Questo meccanismo, che permette al protagonista di inserire informazioni e al GM di gestirle in gioco, crea una situazione molto dinamica, in cui uno getta le basi e l’altro sviluppa la situazione, rompendo il classico rapporto giocatore-GM.

La cosa ancora più caratteristica è che, gestendo l’assistente, il GM aiuterà con domande mirate l’Archeologo nell’elaborare le informazioni, creando la classica scena in cui l’assistente curioso tempesta di domande l’Archeologo e magari ne piazza anche qualcuna particolarmente arguta…

Questo meccanismo si ripresenta nel corso del gioco; per esempio, l’Archeologo può introdurre alleati e conoscenze semplicemente raccontando chi sono e perché sono in buoni rapporti con lui. Insomma, ho trovato questo meccanismo di botta e risposta molto carino e dinamico.

Pregi e difetti

Il gioco è tutto qua, anche se nelle 11 pagine del pdf troverete un utile esempio completo per capire come funziona il tutto. Come già detto, “L’Artefatto perduto” è un gioco semplice, ma nel suo piccolo ha qualche punta di originalità e riesce abbastanza bene a ricreare il feeling tipico del genere.

Pregi:

  • Semplice e veloce, si gioca in 2.
  • Ottima interazione al tavolo, è divertente inventarsi cose e dibatterne con il proprio assistente.
  • Il pdf è in pay what you want, per cui vi costerà quello che volete.

Difetti:

  • Le meccaniche di gioco sono molto minimali e possono lasciare addito a dubbi su come risolvere alcune situazioni.
  • Nella fase iniziale c’è poca interazione tra lo Storico (che imposta tutta la partita decidendo da solo anche l’ambientazione) e l’Archeologo. Considerato il sistema del botta e risposta così ispirato, perché non espanderlo alla fase di creazione della partita?

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Qualche info

“L’Artefatto perduto” è un gioco di Gabriel Alejandro Pedrini e lo puoi trovare qui L’artefatto perduto