GDR, Spade e Sortilegi

Prima di tutto buon anno anche da parte mia. È passato poco meno di un anno da quando ho cominciato a scrivere su questo blog, e ho scelto questa occasione per andare a parlare dell’origine del fantasy moderno e della sua stretta correlazione con il gioco di ruolo, soprattutto in riferimento ai due titoli che porterò alla vostra attenzione oggi : “Beast & Barbarians” e “Barbarians of Lemuria: Mythic Edition“.

La letteratura fantasy moderna nasce all’inizio  degli anni trenta con il genere “sword & sorcery“, molto diverso dal “classico” fantasy ricco di elementi sovrannaturali di stampo tolkeniano a cui la maggior parte dei giochi di ruolo moderni ci ha abituato. Non parla di cavalieri dall’armatura splendente o potenti maghi, ma al centro delle vicende troviamo piuttosto degli antieroi (o nel migliore dei casi delle canaglie di buon cuore) come barbari, ladri, pirati, o anche peggio. Lo sfondo di queste storie non sono medievaleggianti luoghi fatati abitati da da creature fantastiche, ma lande barbariche puntellate di regni decadenti e corrotte città stato e la magia non è quasi una forza positiva, ma anzi il contrario.

Questo genere è stato utilizzato in più di un’occasione come ambientazione per giochi di ruolo, com’è palese dagli innumerevoli titoli dedicati a Conan il cimmero (il nerboruto barbaro nato dalla penna di Robert E. Howard), come “Conan Role-Playing Game” della TSR Game (1985), “Gurps Conan” (1989)

la copertina del venerando GURPS Conan in italiano

della Steve Jackson Games, “Conan il gioco di ruolo” (2004) della Mongoose Publishing, localizzato in italiano nel 2006 dalla Stratelibri e Wyrd edizioni, e più recentemente “Conan: Adventures in an Age Undreamed Of” (2016) della Modiphius (finanziato tramite una raccolta fondi di grande successo, quasi 500’000£, ma che purtroppo deve essere ancora distribuito al di fuori dei partecipanti alla raccolta stessa). Almeno altre due saghe sono state usate come base per materiale ludico: quella di Elric di Melnibonè di Micheal Moorcock (“Stormbringer”, edito anche in italiano a suo tempo dalla Stratelibri, “Dragon Lords of Melniboné”, con le meccaniche del d20 System, e “Elric of Melniboné RPG”, con le meccaniche di RuneQuest); quella di Fafhrd e il Gray Mouser di Fritz Leiber (“Lankhmar – City of Adventure”, espansione per AD&D, “Fritz Leiber’s Lankhmar: The New Adventures of Fafhrd and Gray Mouser”, che poteva essere usato anche indipendentemente, e “Lankhmar: City of Thieves” per Savage Worlds”).

I due titoli che ho scelto, come avrete modo di appurare dalle schede sottostanti, non sono direttamente tratti da altre opere, sono mondi “originali”, ma che rispettano appieno lo spirito che si vuole andare a ricercare.

Barbarians of Lemuria : Mythic edition

Lingua : inglese

Numero di pagine : 211, a colori

Costo : da 14,97$ (formato elettronico) fino a 41,18$ (cartonato, carta di alta qualità)

Autori : Simon Wasbourne

Barbarians of Lemuria (Bol da qui in avanti) è stato scelto per essere trattato in questa sede in virtù della sua particolare storia. Infatti esso venne pubblicato per la prima volta nel 2004 come titolo gratuito, per poi venire distribuito nel 2009 da una grande casa come la Cubicle7 con la Legendary Edition e raggiungere infine la sua incarnazione attuale, la Mythic Edition del 2015, distribuita dalla Beyond Belief Games .

Il manuale è ben organizzato, e dopo aver illustrato brevemente  la semplicissima meccanica centrale del gioco (2 dadi a 6 + statistica rilevante + abilità rilevante – eventuali avversità >= 9 da un successo) dedica grande attenzione alla creazione del personaggio. Questo è definito da una serie di caratteristiche (forza, agilità, mente e aspetto),di abilità di combattimento (iniziativa, mischia, difesa e a distanza), di professioni (che

un inquietante kulukan

rappresentano degli insiemi di competenze), dalla sua cultura di appartenenza (tra cui anche alcune esotiche razze come i nomadi giganti blu o i riservati uomini alati, o creature più inquietanti) e dai suoi vantaggi e svantaggi (da scegliere in funzione delle professioni note e delle origini).

Di seguito viene presentato il sistema di combattimento, che pur nella sua semplicità riesce a rendere bene alcune situazioni tipiche come lo scarso uso delle armature (de incentivate a causa degli svantaggi che comportano) o della facilità di recuperare anche da gravi ferite subito dopo uno scontro, con la sola sola necessità di avere un po’ di tempo per riprendere fiato. Sono presenti anche le regole per simulare battaglie campali e scontri marittimi (o aerei, vista l’esistenza di aeronavi).

La parte centrale è dedicata all’ambientazione, che aderisce in buona parte agli standard della sword & sorcery, seppur con qualche elemento insolito, come le suddette aeronavi o i dinosauri (cosa che ho apprezzato poco, ma è soggettivo). Essa inizia con un sintetico resoconto sulla storia di Lemuria, avvolta dal mito, seguito poi dalle descrizioni del pantheon dei Venti Dei e degli Dei Oscuri, in opposizione ai primi,  vengono  approfondite le razze che abitano questo mondo (e a cui ho accennato precedentemente), e si giunge all’aspetto geografico, introducendo le regioni principali e per alcune di esse fornendo spunti per avventure. Segue un corposo bestiario illustrato, con creature di fantasia e non.Chiude la parte dedicata all’ambientazione la magia, il cui uso, in particolare ad alto livello, e suggerito che sia ristretto ai soli personaggi non giocanti (troppo potente e poco adatta a degli avventurieri).

La terza ed ultima parte è dedicata al narratore, e spiega come gestire

Methyn Sarr, la Strega Regina della Costa di Fuoco

il gioco, come mantenere l’atmosfera, è inoltre presente un elenco di personaggi non giocanti già pronti a cui attingere in caso di bisogno, vengono descritti nel dettaglio cinque antagonisti da poter utilizzare nelle proprie Saghe (così definite le avventure), poco meno di una decina di personaggi già pronti da affidare ai giocatori in caso non ne vogliano creare uno ex-novo, o anche solo per cercare ispirazione, 4 avventure già pronte e un generatore casuale di Saghe (di cui però ignoro l’efficacia)

Votazione

Ambientazione : 7

Meccaniche : 7

Sostanza : 7

Voto complessivo : 7

Beast & Barbarians

Lingua : italiano

Numero di pagine : 208, bianco e nero

Costo : 9,90 € (formato elettronico) fino a 24,95 € (brossura)

Autori : Umberto Pignatelli

Una premessa: la versione in mio possesso è quella in inglese, in formato elettronico, e quindi l’esame dei contenuti si riferirà ad essa, mentre prezzo e lingua si riferiranno all’edizione italiana.

Beast & Barbarians (B&B da qui in avanti) è stato oggetto della mia scelta per una certa preferenza personale e perché, pur essendo un’ambientazione originale, i Domini del Mare del Terrore (non so come siano stati adattati i “Dread Sea Dominions” di preciso) ricordano la Hyboria dove si svolgono le gesta di Conan. Voglio sempre ricordare che come tutti i titoli di Savage Worlds  in italiano è stato localizzato da GGStudio e Jolly Troll, mentre l’edizione originale e della GRAmel Games.

Il volume è diviso in due parti grossomodo uguali, la prima dedicata al giocatore, la seconda al narratore . La prima sezione si apre con la descrizione del mondo e delle varie culture dei Domini; qui è facile notare la somiglianza di cui parlavo sopra per chiunque abbia un po’ familiarità con gli scritti di Howard (Jalizar la Città dei Ladri – Shadizar

Alcune delle etnie dei Domini

la Corrotta, Tricarnia – Stygia , Valkheim – Hyrkania, ecc). Nonostante questa somiglianza ci tengo a precisare che i Domini non sono una copia, ma un mondo originale, con una sua storia. Segue la parte dedicata ai personaggi, con l’introduzione di vantaggi, svantaggi e abilità adattati alla situazione (citerò solo “loincloth hero/bikini heroine” come vantaggio, che permette agli eroi di evitare il peggio quando privi di armatura), i nuovi background arcani come la stregoneria (un’arte oscura che porta inevitabilmente alla corruzione), l’illuminazione (un’arte introspettiva praticata da un ordine di monaci) e la maestria del loto (una forma di alchimia specializzata nell’uso di questa pericolosa sostanza). La lista dei nuovi equipaggiamenti è particolarmente ricca e viene anche introdotta una meccanica per gli oggetti di materiali diversi dall’acciaio (in realtà la maggior parte di essi sarà fatto di bronzo, il ferro viene considerato già un metallo superiore e all’acciaio vengono attribuite virtù sovrannaturali o quasi). Conclude la parte dedicata ai giocatori un paio due nuove regole, la prima che introduce due nuove categorie di png, gli accoliti (henchmen) e i bracci destri (right hands), la seconda per narrrare il dopo avventura, cioè come i giocatori finiranno per sperperare tutti i loro tesori, magari trovando qualcosa di utile, o ficcandosi nei guai, o entrambe le cose.

La parte per il narratore si apre con una serie di suggerimenti su come gestire l’ambientazione, in particolare la dimensione del gruppo (la sword & sorcery spesso ha eroi solitari, o comunque gruppi molto più piccoli della media ludica), un generatore casuale di avventure (che si è rivelato estremamente utile),

una fiera amazzone, stirpe di rilievo nell’avventura

un bestiario, con le statistiche delle creature tipiche dei Domini e di una selezione dei suoi abitanti. Chiude il manuale un’avventura molto più corposa della media di un Racconto Selvaggio, più una macro-avventura da giocarsi in 4 sessioni (ma è valutazione approssimativa, basata sulla mia esperienza).

Votazione

Ambientazione : 8

Meccaniche : 7

Sostanza : 7,5

Voto complessivo : 7,5

Conclusioni

Non ho inserito nelle singole descrizioni un commento perché, vista la somiglianza dei due prodotti, ho preferito metterli a confronto direttamente.  A livello grafico BoL ha il pregio di essere a colori, ma le illustrazioni pur essendo adeguate non eccellono, mentre B&B ha una grafica che trovo molto evocativa (a parte la copertina, che non è allo stesso livello). Per l’ambientazione è più una questione di gusti, io non ho apprezzato gli pseudo-dinosauri (non in questa sede, almeno). Le meccaniche semplici di BoL lo rendono ideale per giocatori alle prime armi o più interessati alla narrativa, o per giocatori occasionali. Di contro B&B è più indicato per chi apprezza una certa profondità in questo senso, magari un po’ a scapito dell’immediatezza (anche se Savage Worlds non è un regolamento pesante). Il supporto, BoL è un prodotto chiuso, senza espansioni, completo, mentre B&B ha molte supplementi e avventure, che vanno a espandere il tutto, ma dall’altra parte un giocatore può preferire avere tutto il materiale in un singolo manuale.  Infine l’accessibilità : vince a mani basse B&B, è possibile rimediarlo in italiano, prezzi più bassi, il formato elettronico disponibile tramite il sito di GGStudio (tra l’altro tutti i manuali di SW Italia in formato elettronico ora sono disponibili tramite questo sito) mentre il cartaceo può essere trovato sul sito di Jolly Troll, BoL può essere acquistato solo da DTRPG, ed il costo della spedizione risulterebbe non indifferente. Nel complesso preferisco nettamente B&B, ma BoL può trovare il suo spazio per i motivi che ho spiegato sopra( semplicità, singolo prodotto).

Prima di prendere commiato avrei l’intenzione di fare un piccolo esperimento : vorrei sapere direttamente da voi cosa vi piacerebbe vedere recensito. I due titoli che vi propongo sono  “Qin, the Warring States“, gdr in stile wu-xia della Cubicle7, e “Victoriana“, uno steampunk sempre edito dalla Cubicle7.  Controllerò eventuali preferenze fra una settimana circa. Sperò che la cosa desti il vostro interesse.

Alla prossima.

6 commenti su “GDR, Spade e Sortilegi”

  1. Non conosco Barbarians of Lemuria, ma confermo quanto detto su Beasts & Barbarians: una delle ambientazioni di Savage Worlds più divertenti che abbia mai giocato!
    Il generatore di avventure funziona davvero bene e il manuale è farcito di molti spunti. Le culture presentate inoltre, oltre ai mondi letterari, accingono direttamente a reali culture storiche, aggiungendo molto spessore all’ambientazione (basti pensare all’Impero di Ferro – Impero Romano). Nonostante sembra che nel capitolo iniziale il mondo sia descritto in maniera molto generica e superficiale, nel resto del manuale e soprattutto nelle altre uscite ci sono delle parti chiamate “Libro della Sapienza” che aumentano e approfondiscono molto ambientazione e regole, arrivando a elevati livelli di dettaglio, per non parlare di regole aggiuntive (pitture da guerra, gladiatori, magia). L’ambientazione calza perfettamente con il sistema Savage Worlds, che si presta proprio a questo stile pulp ed eroico, offrendo la possibilità di giocare sia in maniera leggera e caciaronesca, che in maniera drammatica con qualche sfumatura horror.
    Insomma, consigliatissima anche questa! 😀

    Per la prossima, il mio voto va a Victoriana!

  2. Ti ringrazio per il tuo commento che va ancora una volta va ad approfondire cose che avevo omesso per motivi di spazio. Non posso aggiungere altro.

  3. Non preoccuparti, hai recensito le mie tre ambientazioni preferite (fin’ora) di Savage Worlds, quindi ti sei liberato di me per un po’ 😀

    Ciao!

  4. Come sai non sono molto convinto di Beast & Barbarians, ma con quest’articolo mi hai incuriosito molto… Per la prossima voto Victoriana.

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