Pezzi da collezione: The Challenge

Secondo appuntamento con la rubrica “pezzi da collezione”. Il primo articolo è stato accolto con entusiasmo e ho ricevuto diverse mail in cui mi veniva segnalato l’interesse per l’argomento.  Oggi ho il piacere di proporvi, The Challenge, titolo edito dalla Lion Rampart, casa non più presente sul mercato.  Mi chiedo come questo titolo sia riuscito ad arrivare in Italia. Quale intrepido importatore negli anni 90 ebbe il coraggio di importare in Italia un gioco fantasy, in lingua straniera, composto da sole carte e con un regolamento (per l’epoca) piuttosto complesso. Negli anni 90 in Italia avevamo Monopoli e Brivido. Il risultato? Un titolo, che nella mia compagnia è entrato nell’olimpo dei giochi Cult!

TEMA e AMBIENTAZIONE:

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l’illustrazione  della scatola

The Challenge è ambientato in un generico universo fantasy.  Troviamo le classi del D&D come  chierico,  mago,  ladro, guerriero e le canoniche razze umano, nano, halfling, elfo e orco.  Nel gioco squadre di 5 personaggi si affrontano con armi e incantesimi. L’ultimo giocatore che rimane con almeno un personaggio vivo, vince.  Se il tema è fantasy, l’ambientazione è completamente assente. Non si sà nulla di dove ci troviamo o perchè dobbiamo combattere. Ma del resto è un gioco anni 90 non possiamo pretendere troppo no!

GRAFICA e MATERIALI:

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le tante carte da separare con attenzione.

All’interno della scatola di formato A4 troveremo tante, tantissime carte, il regolamento e un D6. La cosa cuirosa è che le carte sono tutte “unite” in fogli più grandi e bisogna separarle a mano seguendo la zigrinatura… è un prodotto di altri tempi. La carta è leggera e porosa, ricorda le carte da gioco e necessitano di imbustatura. La grafica è eccezzionalmente retrò. Le illustrazioni sembrano uscite dalla famosa “scatola rossa” di D&D.  I personaggi sono tutti a colori, le carte mistiche e le carte armi invece sono monocromatiche blu o rosse. La grafica è una di quelle cose che “o la ami o la odi”. Personalmente apprezzo le grafiche “retro” tipo Eclipse o Talisman 2°ed,  ma mi rendo conto che non può essere così per tutti.

MECCANICHE e MANUALE DI GIOCO:

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il fulcro del gioco, le carte azione

Il gioco potrebbe essere tranquillamente inquadrato nel genere filler per la complessità delle regole. Ogni giocatore controlla 5 personaggi che possono essere scelti casualmente o “per fazione”. Ogni giocatore persca 6 carte in un mix a piacere fra le carte mistiche (per gli usufruitori di magia) o le carte armi (per tutti gli altri). Nel proprio turno si decide quale giocatore attaccare e quale personaggio. A colpi di armi e magia bisogna portare gli HP dell’avversario a 0. Possiamo castare magie solo se nel nostro party abbiamo maghi o chierici o usare determinati tipi di armi se possediamo i personaggi con le abitilità correlate. Troviamo anche oggetti magici, possibilità di rubare o fare il famoso backstab (colpo alle spalle). Il regolamento è easy il gioco si spiega in 5 minuti e risulta molto divertente. Troviamo alcuni piccoli bug e ingenuità, ma cercando un pò in internet troverete una comunità piuttosto ampia che segue ancora il gioco e ha sistemato il regolamento.

RIGIOCABILITA’ e LONGEVITA’:

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Alcuni dei PG presenti nel gioco.

Nella rubrica “pezzi da collezione” la rigiocabilità e la longevità assumono un valore piuttosto inifluente. Quello che porta a cercare questi titoli non è tanto la quantità di partite che ci si potrà riuscire a fare, ma piuttosto la loro rarità e il loro fascino. Comunque posso dire che il gioco è da 2 a 6 giocatori e gira bene in 2, 3 ,4 e 5, in 6 diventa un pò lungo.

COSA LO RENDE UN TITOLO DA COLLEZIONE:

Questo titolo è uno dei più introvabili sul mercato. La copia in mio possesso la comprai ad una fiera diversi anni fa, nel settore “giochi vintage” e ad un prezzo abbordabile. Su ebay  ne vidi una copia alcuni anni fà, venduta all’asta per 90 sterline e a inizio anno l’ho rivisto venduto per 80 dollari.  Se volete trovare questo titolo preparatevi a una bella Quest epica. La grafica è veramente particolare, molto vintage ricorda tanto il famoso film d’animazione del “Signore degli anelli” del 1978. Il gioco risulta divertente e se cercate in internet vi renderete conto di quanto è ancora attiva la comunità che lo segue.

CONSIDERAZIONI del Ninja:

The Challenge è il padre, anzi il nonno di tutti i card game. Per gli anni 90 era un gioco estremamente coraggioso e innovativo. Al giorno d’oggi è comunque un buon titolo divertente e leggero. Se lo riuscite a trovare, senza dover donare diversi litri di sangue, non fatevelo sfuggire.

 Per gli interessati, faccio seguire alcuni link a faqs o regolamenti aggiornati.

Alcune FaQ’s sui problemi più comuni riscontrabili nel gioco.

Una bellissima revisione del regolamento. E’ in spagnolo, ma si capisce bene.

Anche questa volta vi saluto, grazie mille per le email che mi scrivete. Ricordo che oltre a email e commenti sulla pagina FB, da qualche settimana è possibile lasciare i commenti direttamete qui sul blog! Ciao a tutti.

Ninja.