Eclipse

E’ con piacere, che inizio il primo articolo, inerente ai boardgame, sul nuovissimo “spazio/blog” della Torre Nera. Ringrazio l’efficentissimo Cula, che ha provveduto in tempi record a realizzare questo spazio e ringrazio anche il Jump che è stato uno dei primi soci a proporre l’idea. Come me, altre persone si dovrebbero avvicendare nella scrittura di articoli, e per questo, non troverete solo recensioni di boardgame, ma anche cronache di partite, resoconti di eventi, impressioni su nuovi regolamenti e … di tutto un po’.

Per quietare gli animi prima di partite, anticipo che le mie recensioni sono frutto di giudizi del tutto personali, e non vogliono essere né esaustive né oggettive né imparziali, ma sono solo il frutto di mie considerazioni su un determinato prodotto.

La mia prima recensione, tratta del boardgame edito dalla casa della farfalla ”Lautapelit.fi” casa finlandese. Durata di una partita 120 minuti buoni,  da 2 a 6 giocatori che possono arrivare a 9 con l’espansione, detto fra di noi, penso che in 9 sia un suicidio.

Vi presento il Signor ECLIPSE.

Perché iniziare proprio da questo titolo? Perché nel mio gruppo di gioco ha riscosso molto successo, ho all’attivo più di 20 partite, la maggior parte svolte in 5 o 6 giocatori, alcune in 3 e anche in 2 o 7. Per me il gioco ha un valore speciale, perché mi ha sempre divertito, anche nelle partite veramente sfortunate. Nonostante la durata di una partita non proprio contenuta, il tempo scorre velocemente, grazie a tante scelte da eseguire e ponderare

TEMA e AMBIENTAZIONE: (8/10)

Futuro, molto molto lontano, gli esseri umani non vivono più sulla terra, e sono una delle molte razze (almeno una decina) che vivono nello spazio, fra viaggi in wormhole, colonizzazioni di pianeti e battaglie fra astronavi. Vi ritroverete in un universo in guerra, dopo la caduta di un impero che per anni ha mantenuto la pace. I materiali e la grafica rendono bene l’ambientazione, che generalmente si fa sentire nel gioco perché ben legata alle meccaniche.

GRAFICA (8/10)  MATERIALI (9/10):

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Buoni entrambi. Materiali abbondanti e sopra la media. Tanti esagoni in robusto cartone che rappresentano lo spazio da esplorare (NdN questo gioco insegna che lo spazio e l’universo hanno dei confini ben precisi e non è infinito come si pensa) astronavi in plastica colorata, piacevoli al tatto, tanti dadi in tre colori diversi pesanti e lucidi, tantissimi counter in legno e cartone per rappresentare le risorse e le tecnologie. La grafica, non comune, è molto anni 80, con razze e disegni che sembrano presi dalla serie animata Capitan Futuro o da quella di Flash Gordon. La grafica delle razze può piacere o meno, io personalmente la trovo adatta al gioco anche se riconosco che non sia un opera d’arte. Altro discorso per la grafica di tabellone, schede e counter in cartoncino vari.  La grafica è semplice, minimalista e fa dannatamente il suo lavoro. Dopo un turno di gioco si riconoscono immediatamente i simboli, che si ripetono in diverse occasioni, rendendo il tutto facilmente leggibile e interpretabile.

MANUALE e MECCANICHE DI GIOCO: (8/10)

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Impossibile essere esaustivi su un regolamento così importante.  Riassumo per sommi capi. Nel gioco sono presenti meccaniche di piazzamento lavoratori (scegliere fra diverse azioni, quali costruire astronavi, ricercare tecnologie, esplorare lo spazio, muovere veicoli, upgradare i veicoli e tante altre…), gestione risorse ( popolazione, denaro, ricerca e materiale), pianificazione di movimento e controllo territori, combattimento (la parte più american del gioco che altrimenti sarebbe solo un tedescone piuttosto articolato), esplorazione territori e incontro di possibili tesori/alieni npc ostili. Il tutto con un downtime piuttosto limitato soprattutto fra giocatori esperti. Troviamo anche un’interazione alta (con continui scontri, “dispetti” nel piazzamento delle tessere esagono spazio e alleanze economiche) e una quantità di alea dovuta al tiro di dadi e alla pesca di tessere.

LONGEVITA’ e RIGIOCABILITA’: (9/10)

La rigiocabilità è piuttosto alta. Data da tante razze fortemente asimmetriche ognuna con particolari poteri che cambiano notevolmente il vostro approccio alla partita. La partita cambia notevolmente a seconda di quali tessere  esagono che rappresentano i vari settori dell’ universo vengono pescate ( e nella scatola ne troviamo tantissime in una partita se ne usano circa 1/3) e una grande variabile è anche data dalle tecnologie ricercabili (anche qui ne vengono estratte un tot da un sacchetto che ne contiene diverse).

FATTORE Ninja: (0vvero cosa rende particolarmente speciale questo titolo per me)

Divertente e sempre diverso. Il suo lato american aiuta a digerire e alleggerisce il cinghialoso lato german. Le razze fortemente asimmetriche danno tanta varietà. Finita una partita avrete voglia di provare un’altra razza solo per vedere come si sviluppa il gioco. Giocare come un PLANTA, come un DISECENDETE DI DRACO o come un TERRAN regala esperienze di gioco sempre diverse. L’interazione alta, se non altissima è capace di modificare gli equilibri della partita in poche azioni. Le bellissime battaglie fra astronavi a suon di dadate, che riescono a scaldare l’atmosfera e far esaltare ( o imprecare) i giocatori al tavolo. Elementi german e american ben mixati, regalano un gioco impegnativo, ma al contempo divertente nel vero senso della parola.

Concludendo: ECLIPSE è un bellissimo titolo che prende un bel 8,5/10. Inmancabile nella collezione di un gruppo di hardgamer. Sicuramente non un gioco per neofiti e neanche un gioco per amanti del german puro. Consigliato a chi ama i gestionali, una giusta quantità di alea e i combattimenti a suon di dadi.eclipse3

Eclpise prende un 7,94/10 su Boardgame geek (sito di riferimento mondiale per il settore boardgame), ed è il 9° gioco in classifica su più di 2000 titoli… e non è poco, parola di Ninja.