Diario di una giocatrice di ruolo imbranata: “Che cosa faccio?”

Buonasera!
La pagina di diario di questo mese è un po’ particolare. Sì, perchè se le altre fanno riferimento ad eventi passati, questa qui si può adattare tranquillamente a una situazione che sto vivendo anche adesso e che, inevitabilmente, tocca ogni neofita che si affaccia a un Gdr live, nel mio caso a tema mondo di tenebra e vampiri nella fattispecie.

Che differenza c’è?
Un larp fantasy, forse, vista la sua componente fisica, potrebbe sembrare più intuitivo da approcciare.
Un larp dove politica, sotterfugi e conversazione sono il fulcro forse meno.
Dico forse perchè alla fine si tratta di una mia personale opinione: come sempre, non prendete quello che dico come oro colato.

Oggi come quattro anni fa, quando mi addentrai per la prima volta nel complesso mondo dei live di Vampire the Requiem, mi trovai nella location, vestita di tutto punto e con una domanda echeggiante nella testa: e adesso, che faccio?

Già, una volta creato il personaggio, caratterizzato alla bell’e meglio, costruito il costume, il concept, delineato il background, che cosa bisogna fare nello specifico?

Eh. Bella domanda.

Si presuppone che il gioco coinvolga e inglobi il neofita, trasportandolo nella trama…ma non è sempre così.
Si presuppone anche che i giocatori più anziani diano supporto e guidino i nuovi, aiutandoli dove serve…ma non è sempre così.

Nella mia primissima esperienza di live di vampiri il gioco, quello vero, è arrivato dopo un anno. Un anno travagliato, dove non solo non capivo un accidente di quello che mi capitava intorno, ma va anche detto che non mi interessava. Non mi sentivo coinvolta, di conseguenza rimanevo nelle retrovie…talvolta venendo pure dimenticata da chi era nella mia stessa congrega.

Parlando con un giocatore più esperto, ricevetti aiuto, spunti e da lì ripartii. Cominciai a caratterizzare sempre di più il personaggio fino a quando il mio gap di conoscenza del setting divenne sempre più irrisorio fino a sparire quasi completamente.
Mi interessai, iniziai a leggere manuali, mi trovai un posto nel microcosmo dei live e lì sono rimasta: mi piaceva e mi divertivo.

A mente fredda direi che avrei dovuto essere un po’ più intraprendente.
Quindi come consiglio direi di buttarvi. Dove vedete un varco cercate di inserirvi, se ve la sentite.
Anche da un insuccesso si può creare del gioco: è questo il bello del live, ogni cosa, davvero, qualunque, può evolversi in modi inaspettati.
Secondariamente, non disdegnate l’aiuto da qualcuno di esperto. Il peer tutoring è una tecnica pedagogica che non funziona solo sui bambini, anzi!  😉
Altro errore che non mi riguarda ma che ho visto fare è di giocare solo con il gruppo con cui si è venuti a provare.
Mi spiego meglio con un esempio pratico: ci sono 5 persone che provano un live e vengono inserite tutte nello stesso “gruppo di gioco” (hanno altri nomi più specifici, ma facciamoci andare bene questo più generico).
Secondo voi cosa succederà?
Esatto: quelle cinque persone giocheranno solo tra di loro.
Questo può andare bene una, due volte, ma alla terza subentra lo stesso problema che ebbi io in solitaria: l’essere esclusi.
E l’esclusione porta inevitabilente all’allontanamento. L’ideale sarebbe di giocare in gruppi diversi, con persone diverse ed esperte, che possano trainarvi nel vivo del gioco…ammettendo che riusciate a trovare le personalità giuste e ben disposte a farlo, sprecando del tempo prezioso di loro gioco per voi.
Ci ritorneremo.
Come ultimo consiglio vi direi di informarvi sul setting. Sembra sciocco, ma conoscere anche in modo sommario le dinamiche politiche, storiche o quant’altro delle varie fazioni che ci sono all’interno del live (che sia fantasy o vampiri o qualsiasi altra cosa) aiuta molto.
Sicuramente affronterete un live diversamente se avete letto qualcosa a riguardo e sicuramente noterete la differenza abissale rispetto la primissima volta in cui non sapevate un accidente.
O almeno, io che sono una nabba l’ho notato.
In realtà nabba lo sono ancora, internamente, nel mio subconscio, nonostante siano quattro anni e mezzo che gioco di ruolo live…

…ma questa è un’altra storia.

Alla prossima pagina di diario!

Sofia Starnai
Gruppo letterario Camarilla Italia
http://www.camarillaitalia.com